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26 Marzo 2011

Senza categoria · 3 punte · anni 70 · fascia tricolore · moda sulla neve · uncinetto

INTRECCI

Il casco è obbligatorio, ma la lana in testa tiene e rilancia la sua moda sulla neve. Negli anni 70 il must era il cappello a 3 punte. Da noi non se ne trovavano, francesi e americani ne avevano di bellissimi: quelli USA in particolare erano molto alti e spessi, con i loghi delle località più famose su entrambi i lati. Non c’erano gli sponsor e la fronte era del tutto libera. Rimanevano dritti e ben fermi, ma durante la sciata invece seguivano i movimenti inevitabili della testa. Potevano addirittura dare fastidio perchè un po’ sconcentravano e per questo  io preferivo l’artigianale fatto a mano a 4 ferri. Sempre 3 punte ma meno alto, più aderente.  Per evitare l’inconveniente (il movimento deconcentrante del cappello) cominciai ad inventare forme nuove: ne ricordo una tipo basco militare da portare dritto con due bottoni a fermare i risvolti davanti e dietro. Non proprio una bellezza…Poi la svolta e la creazione della cuffia: via le punte, testa ben coperta e calda in ogni occasione. Avrei dovuto brevettarla…Con il tempo il modello non è ancora mai passato di moda, seppure in versioni anche parecchio originali e curiose come il modello con finti capelli colorati, che è piaciuto tanto ai più giovani. Da accessorio oggi il cappello è protagonista della moda con forme imprevedibili e singolari eppure molto simpatiche e attuali. Anche sulla neve sono arrivati i berretti flosci e lunghi che ricadono all’indietro, i pon pon enormi, ma soprattutto la tendenza maggiore è la fascia. Rivisitata e in formato maxi. Non quella del tennis, o dei fondisti. Ugualmente calda perchè spessa e corposa, come fatta all’uncinetto, a punti larghi. Di gran moda il modello tricolore, Italia e per la verità molta Francia. Finita la gara, eccola apparire in testa ad adulti e bambini. Si nota molto, sta bene a tutti, molto alle ragazze con i capelli lunghi, portati raccolti in una coda alta.

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