Giallo, rosso, marrone sono solo alcune delle sfumature che presto appariranno nelle nostre montagne. Da sempre l’autunno è uno dei mesi preferiti dagli amanti del foliage, sopratutto dai fotografi. Per chi ama vivere all’aria aperta non è un mese semplice arriva il primo freddo, piove continuamente, insomma non è certo una delle stagioni migliori, però per la pace e i colori che sa regalarti, vale la pena vivere le sue corte giornate.
Per un fotografo o un pittore, questa stagione ha molto da offrire, quindi se avete passato la primavera e l’estate a fotografare,la vostra annata non è ancora terminata. Ottobre e Novembre possono offrire ancora moltissimi spunti fotografici e creativi.
Il primo vantaggio rispetto all’estate appena trascorsa saranno le temperature più miti, i cieli più limpidi, e le ore di luce più brevi cosi da evitarci levatacce alle cinque del mattino e cene saltate la sera alle 9.
La natura in questa stagione si prepara per il lungo inverno alpino, gli animali cominciano ad essere più facili da osservare oltre avere una livrea nuova pronta per l’inverno. Per esempio camosci e stambecchi in questa stagione mostrano un manto molto più bello che in primavera, quello pronto per l’inverno.
I boschi di latifoglie o di larici offrono il loro meglio in questa stagione. Ogni specie di albero è distinguibile da lontano per il suo diverso tono di rosso. Per esempio l’acero di monte (Acer pseudoplatanus) è di colore giallo vivo, il frassino invece (Fraxinus sp.) è di un colore rosso acceso.
I pascoli d’alta quota diventano di un colore giallo oro o paglia, i laghi la mattina cominciano a gelare creando texture molto interessanti. Le prime nevicate sulle vette creano finalmente un paesaggio più variopinto di colori.
Capacità del fotografo quindi è quella di saper raccontare la stagione che cambia, la natura che si prepara per l’inverno.
Certo in autunno non sono molte le giornate di bel tempo, la variabilità atmosferica però regala luci insolite, visibilità di centinaia di chilometri. Il sole ormai più basso regala luci non più nette come in estate, quindi è possibile fotografare il paesaggio anche nelle ore centrali del giorno.
Con la pioggia che fare? Si esce ugualmente, non bisogna farsi intimorire da un po di pioggia. Organizzandosi con ombrello, coperture per lo zaino e un bel poncho si può camminare in montagna e sfruttare le fantastiche luci delle giornate uggiose. Giornate come queste, possono essere dedicate alla macro fotografia di funghi, foglie oppure close-up su torrenti nei fantastici boschi dell’appennino.
Novembre in montagna non è un mese facile, oramai i boschi sono spogli, possiamo però puntare la nostra attenzione su animali e paesaggi. Per esempio i laghi alpini iniziano a gelare, le prime nevicate, se non abbondanti costruiscono trame tra sassi ed erba di sicuro interesse se usate in primo piano. Montagne che in estate possono essere esteticamente poco interessanti con una spruzzata di neve diventano tutt’altra cosa. Gli animali sono più facilmente osservabili, anche vicino ai borghi, in cerca di zone di riparo invernali e cibo.
Se volete passare un autunno in compagnia di altri fotografi e me come fotografo professionista, vi propongo alcune esperienze che si terranno dal 13 ottobre al 4 novembre, tutti dedicati alla fotografia di paesaggio e natura in autunno.
I larici millenari della Val D’Ultimo, Parco dello Stelvio. Dal 13 al 14 Ottobre 2018
Le esperienze fotografiche sono organizzatre da TrekkingFotografici in collaborazione con Nuovamente Viaggi e Kel12.