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12 Luglio 2011

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BENTORNATO TOUR DE FRANCE In provincia di Cuneo, giovedì 21 luglio 2011

A soli tre anni di distanza dalla tre giorni cuneese del 2008, il Tour de France torna nella provincia Granda nel corso della diciottesima tappa, in programma giovedì 21 luglio con partenza da Pinerolo (sede di arrivo della diciassettesima tappa) e conclusione a Galibier Serre Chevalier.

La Grande Boucle toccherà Barge, Revello, Verzuolo, Brossasco, Casteldelfino e proporrà infine, come nel 2008, l’ascesa al durissimo colle dell’Agnello, che con i suoi 2.744 metri di altitudine sarà la cima più elevata che i corridori dovranno affrontare in questo Tour. Si tratta di una salita molto ostica sia per la lunghezza sia per le pendenze che presenta: in particolare gli ultimi 10 km sono caratterizzati da una pendenza media del 10% e lunghi tratti rettilinei, sui quali chi starà bene potrà senza dubbio fare la differenza. L’ascesa al colle dell’Agnello è stata affrontata relativamente poche volte dalle grandi corse a tappe (tre volte dal Giro d’Italia, una dal Tour de France), a causa della neve che spesso ostruisce la strada fino al mese di maggio.

La provincia di Cuneo torna quindi ad essere protagonista del grande ciclismo meno di un mese dopo la ventiquattresima edizione de La Fausto Coppi Selle San Marco, che domenica 3 luglio ha visto ben 2.180 cicloamatori ai nastri di partenza in rappresentanza di 24 paesi. I partecipanti hanno affrontato asperità molto impegnative come il colle d’Esischie, il colle dei Morti-Fauniera e Madonna del Colletto. Nella granfondo maschile la vittoria è andata a Fabio Tugnoli, che ha preceduto nettamente Fabrizio Mandrile e Niki Giussani; tra le donne affermazione di Ilaria Lombardo davanti a Sara Ugolini e Maria Cristina Nisi. Nella mediofondo maschile il successo è andato a Matteo Podestà, che si è imposto su Riccardo Salani e Roberto Napolitano, mentre tra le donne si è registrata la vittoria di Ilaria Viglione, che ha regolato allo sprint Tanja Kaliakina; terza classificata Raffaella Palombo.

Un altro appuntamento da segnare sul calendario per i cicloamatori è quello di domenica 11 settembre, giornata nella quale è in programma L’Agnèl, un raduno cicloturistico con partenze da Chianale in valle Varaita e da Fontgillarde sul versante francese nell’ambito del quale ci si potrà cimentare sulle rampe calcate da Contador e Basso nel corso della diciottesima tappa del Tour. I partecipanti saranno coccolati in tutto e per tutto: oltre a godere della rilevazione elettronica del tempo di ascesa, potranno ristorarsi grazie all’accoglienza e al ristoro in cima al Colle e al pranzo presso il rifugio Agnel in Queyras.

Se i cicloamatori dovranno misurarsi “solo” con il Colle dell’Agnello, i corridori del Tour invece si troveranno davanti altre due salite su cui sono state scritte pagine memorabili della storia del ciclismo, vale a dire il terribile col d’Izoard (2.360m), teatro delle imprese leggendarie di Coppi e Bartali, e il col du Galibier (2.645m). Quest’anno ricorre il centenario della prima scalata del Galibier, e gli organizzatori del Tour hanno voluto celebrare degnamente questa ricorrenza inserendolo nel percorso per ben due volte, nella diciottesima e nella diciannovesima tappa. Da segnalare anche che nella diciottesima tappa il Galibier è, per la prima volta nella storia del Tour, arrivo di tappa.
Il nome Galibier fa venire i brividi agli appassionati di ciclismo, e riporta alla mente imprese epiche come quella, indimenticabile, che Marco Pantani si inventò il 27 luglio 1998, anno di grazia in cui riuscì a centrare la doppietta Giro d’Italia – Tour de France che lo consacrò nell’Olimpo del ciclismo. In una giornata piovosa e freddissima il Pirata si alzò sui pedali e con uno dei suoi inconfondibili scatti si involò in solitaria, arrivando poi al traguardo a Les Deux Alpes con quasi nove minuti di vantaggio sul rivale di allora, il tedesco Jan Ullrich, e conquistando la maglia gialla, che conservò poi fino all’apoteosi dei Campi Elisi a Parigi.

Il ricordo di Marco Pantani, a sette anni di distanza dalla sua prematura scomparsa, è ancora vivo nei cuori degli appassionati, e alla stele che lo omaggia presso il colle dei Morti-Fauniera si è aggiunta da poco una statua a lui dedicata, realizzata da Massimo Salvagno con la pietra piemontese di Luserna San Giovanni, che è stata collocata lungo i tornanti del Galibier lo scorso 19 giugno.

Gli amanti del ciclismo sperano di assistere ad una nuova impresa nella diciottesima frazione di questo Tour, che promette spettacolo e che probabilmente ridisegnerà il volto della classifica generale. I candidati alla vittoria di tappa sono numerosi, da Alberto Contador ad Andy Schleck, passando per Ivan Basso, Cadel Evans e Vasil Kiryienka, senza dimenticare che chi si aggiudicherà la tappa guadagnerà anche un congruo numero di punti nella graduatoria della mitica maglia a pois, che contraddistingue il miglior scalatore. In una tappa così lunga (200 km) ed impegnativa non mancheranno certo i colpi di scena, e se non si deciderà il vincitore del Tour, di certo si capirà chi non potrà vincerlo.
Per tutti gli appassionati e i semplici curiosi l’appuntamento è quindi giovedì 21 luglio sulla salita del colle dell’Agnello per una giornata di grande ciclismo e di emozioni assicurate.

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