MENU

12 Febbraio 2019

Ski · Walking · Karpos · Events & Testimonial News

Karpos Experience: La Traversata delle 13 cime (primo episodio)

Karpos ci propone oggi la prima di 3 puntate relative alla Traversata delle 13 Cime, una narrazione che nasce dal desiderio di raccontare un itinerario di impressionante bellezza.

Itinerario alpinistico e scialpinistico di assoluto livello che si snoda lungo la linea che unisce le tredici vette partendo dal Cevedale al Tresero e che fungono da spartiacque tra Lombardia, Trentino e Alto Adige all’interno del gruppo dell’Ortles-Cevedale. L’itinerario percorrere una delle aree glaciali più grandi delle Alpi italiane il cui ghiacciaio principale è costituito dal Ghiacciaio dei Forni che giace nell’anfiteatro creato da questa corona di montagne.

Questi sono luoghi che hanno un’importanza storica unica in quanto teatro di incredibili battaglie al limite dell’impossibile durante la terribile Guerra Bianca. Nel periodo estivo, al disgelo è ancora possibile osservare numerosi resti di baraccamenti e reperti.

La traversata integrale, estiva, ricalca abbastanza fedelmente la linea di cresta, rimanendo sempre al di sopra dei 3300 metri di quota. La traversata scialpinistica, indipendentemente dal fatto che la si voglia percorrere integralmente toccando tutte le vette o meno, prevede alcune varianti. Questo per privilegiare l’aspetto sciistico e non farla diventare una lunga cavalcata con gli sci in spalla.

A CHI E’ RIVOLTA
La Traversata, non integrale, è un itinerario adatto a ogni scialpinista di buon livello sciistico e alpinistico. Di sicuro un giro di tutto rispetto che permette di vivere appieno due o tre giorni in vero ambiente alpino. In buone condizioni e scegliendo le linee più semplici di salita e discesa i tratti alpinistici sono limitati e le pendenze per le discese arrivano ai 35° in alcuni brevi punti. Volendola percorrere integralmente o scegliendo varianti più difficili le pendenze possono arrivare ai 45° e i tratti alpinistici avere maggiori difficoltà.

ATTREZZATURA
L’attrezzatura richiesta oltra alla normale dotazione antivalanga (artva, pala, sonda), sono quella da ghiacciaio (corda 30mt e più, imbrago, longe e moschettone). Consigliabile avere anche almeno un chiodo da ghiaccio e un paio di cordini con moschettone a ghiera. Ramponi, picozza (personalmente trovo molto utili a primavera anche i rampant, da utilizzare in caso di neve dura invece dei ramponi). Casco e pelli di scorta possono infine sempre essere utili.”

Giacomo Meneghello

Scopri di più a questo link

INFO: Karpos

Comments are closed.