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1 Aprile 2014

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CIASA VERVEI. Da casa cantoniera ad albergo ecosostenibile

CIASA VERVEI. NASCE LA LOCANDA DEL CANTONIERE

Ciasa Vervei - La locanda del Cantoniere - foto Bandion.it

Ciasa Vervei – La locanda del Cantoniere – foto Bandion.it

A Cortina d’Ampezzo (BL) il primo febbraio scorso Ivano e Mara della famiglia Bellodis hanno aperto i battenti di Ciasa Vervei – La Locanda del Cantoniere. L’antica casa cantoniera alla porta ovest del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, eretta sui resti di una costruzione della Prima Guerra Mondiale, rinasce oggi come albergo-ristorante con lo scopo di offrire un’esperienza polisensoriale in grado di rigenerare corpo e mente.

Per la ristrutturazione si è ricorso alle più moderne tecniche di costruzione nel pieno rispetto del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, specialmente nella realizzazione dell’ampliamento, che consiste in 8 nuove camere di cui 3 nella casa cantoniera al piano superiore e 5 esterne alla stessa: queste ultime incastonate nel crinale seguendo l’orografia del territorio, in modo che ciascuna possa godere di un angolo visuale diverso sulla valle d’Ampezzo.

Grazie all’utilizzo di materiali naturali – come l’argilla cruda di alcune pareti, che svolge anche una funzione igroregolatrice – ogni stanza assume un aspetto particolare, rinviando agli elementi più affascinanti della foresta e delle Dolomiti, con l’intento di sensibilizzare l’ospite sulle bellezze che lo circondano.

Da qui i nomi delle 8 camere, ciascuna differente dall’altra.

La prima è dedicata ai “Vulcani” ed evoca – grazie ai colori dominanti del rosso e del grigio antracite – un’era geologica lontana, quella dell’orogenesi alpina; la seconda ai “Ghiacciai”, a cui alludono la scelta cromatica e le suppellettili; la terza alle “Rocce e ghiaioni”, come ricordano i paramenti murari e le pavimentazioni; e così via con la stanza dei “Laghi” e quella dei “Prati”.

Ciasa Vervei - La Locanda del Cantoniere - camera "Vulcani"

Ciasa Vervei – La Locanda del Cantoniere – camera “Vulcani”

Nella casa cantoniera le ultime tre dedicate alle “Acque”, alle “Nevi” e infine alle “Albe e tramonti”, con cui si ricorda l’affascinante fenomeno dell’enrosadira, grazie al quale i Monti Pallidi si tingono di un inconfondibile gamma di rosa, al calar della sera o al sorgere del giorno.

Le 5 camere si dispongono lungo un unico corridoio di 40 metri di forma sinuosa, in cui anche il cemento grezzo rivela i nodi del legno con cui è stata realizzata l’armatura, presentando “il cemento nella sua nobiltà e nella sua reale funzionalità”, precisa l’architetto Roberto Menardi, esperto nella realizzazione di case-clima e particolarmente attento agli aspetti energetici dell’involucro edilizio.
Il corridoio presenta un solo accesso comunicante con la casa cantoniera, ma tutte le 5 stanze sono volumi indipendenti – i muri non sono tra di loro condivisi – e ciascuna è dotata di un terrazzo autonomo. Il loro stile è un esplicito richiamo ai brites locali, le costruzioni utilizzate un tempo per il ricovero stagionale dei pastori. l legni scelti per l’arredo – larice e cirmolo – sono rigorosamente privi di vernici e solventi e raccolti direttamente nel Parco Naturale.

“Lo scopo” – ha dichiarato l’architetto – “era quello di valorizzare l’ambiente naturale circostante piuttosto che enfatizzare le nuove architetture, che pertanto cercano una sorta di smaterializzazione, defilandosi rispetto all’incantevole contesto del Parco Naturale in cui si inseriscono. Per questo sono dipinte di verde e rivestite con listelli di larice: un gioco di chiaro-scuri che le rende mimetiche. Inoltre si è cercato di rispettare al massimo i materiali naturali utilizzati anche all’interno: proprio perciò, una volta entrati, si possono sentire davvero i profumi del bosco. Le camere diventano così una concreta estensione della foresta”.

Ed è facile crederlo, notando le coperture a verde pensile delle 5 camere: non solo un espediente estetico, ma anche energetico, “poiché ha il vantaggio di offrire un buon isolamento termico e una buona schermatura contro onde elettromagnetiche. Un elemento, quest’ultimo, rafforzato dalla barriera anti-radon posta nelle fondamenta”, ha affermato l’Architetto Menardi.

La luce rosata dell’alba sul monte Pomagagnon e il tramonto infuocato sulle vette che abbracciano Cortina d’Ampezzo sapranno incantare in questo angolo di paradiso naturale, dove la vacanza si trasforma in indimenticabile esperienza. Immersi in un contesto di così ineffabile bellezza e intimità, verrà quasi naturale riscoprire se stessi.

L’ex casa cantoniera di Vervei è stata ristrutturata soprattutto con l’intento di offrire ospitalità scolastica ai giovani, dando loro la possibilità di conoscere da vicino il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.
L’intervento sulla struttura di proprietà delle Regole d’Ampezzo – gestore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo – è stato realizzato grazie al contributo Regione Veneto, avvalendosi del finanziamento Por – Obiettivo competitività regionale e occupazione parte FESR “Fondo europeo di sviluppo regionale” 2007-2013.

Per ulteriori info:
Ciasa Vervei – La Locanda del Cantoniere
Tel. +39 0436 866476
Cell. +39 333 3728548

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