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15 Agosto 2013

Uncategorized · Christian Roccati · madre natura · valentina roccati

Letterina a Mamma Natura

“Cara Mamma Natura, sai che io ti rispetto molto e ti voglio bene quasi come ne voglio alla mia vera mamma, però ti chiedo potresti essere anche meno generosa verso di me…

Adoro sentire il profumo del sapone di Marsiglia al vento che si mischia con quello delle stufe e dei boschi, dato che mi è saltata la lavatrice e ora non posso solo lavare ogni tanto a mano, ma devo farlo sempre.

Amo la musica del frinire, il rumore delle faine la notte ed il gallo che canta non solo alle cinque ma fino alle otto… gli unici che mi accompagnano, dato che lo stereo si fuse anni fa.

…è davvero ecologico usare sempre la scopa e lo straccio per pulire ogni pavimento, dato che la scopa elettrica ha deciso di passare a miglior vita l’anno scorso. Posso dire senza ombra di dubbio che quel movimento ondulatorio per i tre piani di casa e l’esterno contribuisce a tenermi in forma prescalate! Lo stresso per l’impastare il pane che faccio con piacere quasi ogni giorno, dato che l’apposita macchina è defunta… mentre le mie mani no!

Non ho mai voluto la televisione preferendo la radio in macchina, i giornali e internet… Strumenti che trovo essenziali… Solo che prima si fuse l’autoradio, o meglio parti delle sue funzioni, poi, agonizzante, me la rubarono, insieme al navigatore di mio padre che per altro accesi solo due volte, perché preferisco le cartine. Anche il computer tentò il suicidio ripetutamente… ma fortunatamente gli amici Sirth e Fed7 riuscirono sempre a resuscitarlo.

Trovo entusiasmanti e misteriosi i movimenti della terra, tanto che amo la speleologia, ma ecco, per una frana non ebbi il gas per un bel pezzetto due anni fa, e in ogni caso per lunghi mesi vantai solo l’acqua fredda…

Amo anche le tenebre e l’andare a piedi, specialmente nel lungo periodo di riparazione dell’auto, la mia piccola vecchia punto, dopo che mi hai fatto trovare una carcassa di daino in mezzo alla carreggiata, dietro una curva, mentre tornavo alle 3 di notte dal lavoro… E se non avessi azzeccato per fortuna ed esperienza ogni centesimo di quella manovra mi sarei ribaltato insieme al mio passeggero… invece di sfasciare solo il fronte della vettura.

Adoro anche il tempo effettivo, il tuo, quello vero che si percepisce come in Africa. ..è mezzogiorno quando è mezzogiorno, cioè con il sole allo zenith e non quando lo dice l’infingardo orologio da polso… oh… diciamolo!!
Tra l’altro orologio che non funziona più dopo anni di onorato servizio… Certo potrei sempre guardare il cellulare.. Quello che tuffandomi in un canyon si è annacquato per l’esplosione del barilotto stagno, insieme alla macchina fotografica, o quello che è affogato quando ho corso la CroMagnon nella tempesta, attraversando le Alpi?
Magari posso provare con una meridiana?! sarà certo entusiasmante…

Il vento che porta il profumo dell’estate che si sta addormentando, è davvero un armonia che vivo con piacere, però dato che mi rimangono giusto il redivivo pc e il frigo, Mamma Natura, non è che potresti indirizzare i tuoi favori naturali da un’altra parte e lasciarmi quei brutti e cattivi amenicoli moderni intatti, o meglio malpresi ma funzionanti, quali sono? Dico solo che ho avuto moltissima tua attenzione e penso potresti indirizzare il tuo amore un attimo da un’altra parte! Preferirei non dover passare anche ad abaco e neviere…

Ringraziandoti ti saluto, appiccicando qui qualche scatto dell’ultima gitarella con la sorella, che ora è attaccata in parete da un’altra parte in Francia, su roccia, mentre io ho appena iniziato un nuovo libro.

Bises”…

Christian Roccati
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