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1 Maggio 2010

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IFSC CLIMBING WORLD CUP 2010 I russi conquistano Trento

Oro e Argento alla Russia sia nella classifica maschile che in quella femminile: sono i risultati della “Trento Speed”, la prima prova di Coppa del Mondo di arrampicata “velocità”, svoltasi oggi primo maggio a Trento in una Piazza Dante gremita di appassionati e curiosi, e giunta alla quarta edizione di un felice “matrimonio” con il Trento Film Festival.

La ventenne Yuliya Levochkina, sovvertendo i pronostici, si è lasciata dietro sulla parete di 15 metri a strapiombo la connazionale Ksenia Alexeeva, miglior tempo in qualifica, e la vincitrice della Coppa del Mondo 2009, la polacca Edyta Ropek.
Nella gara maschile – fuori il favoritissimo Sergey Sinitsyn per una scivolata agli ottavi – il russo Eugeny Vaytsekhowsky è primo e vicinissimo al record, dopo essersi messo alle spalle il connazionale Stanislav Kokorin e il ceco Libor Hroza.

Una gara all’insegna della velocità, con i migliori climbers mondiali della “speed” a contendersi i primi punti di Coppa: 15 metri da affrontare a tutta, aggrappandosi alle 20 prese per le mani e alle 11 minuscole per i piedi, dislocate sulla parete in strapiombo negativo e omologata per il record mondiale, primato che ha resistito.

I cinesi Qixin Zhong e Cuilian He rimangono ancora imbattuti con i loro tempi realizzati ai campionati del mondo 2009 in Cina, rispettivamente 6”64 e 9”04.

In mattinata spazio alle qualifiche, che hanno stabilito le migliori otto ragazze ed i 16 maschi che nel pomeriggio hanno dato vita a quarti ed ottavi.
C’era speranza nel team italiano per i giovani azzurri, Sara Morandi e Stefano Ghisolfi hanno superato il primo sbarramento mentre Jessica Morandi è finita fuori per 6/10, Leonardo Gontero invece per 48/100.
Tutti i migliori di Coppa sono volati nella fase finale e lo spettacolo nel pomeriggio si è acceso subito. Un freddo vento dell’est, che “soffiava” da Russia, Polonia e Repubblica Ceca ha “annunciato” a tutti quale sarebbe stato il risultato finale.
Tra le ragazze la Alexeeva si sbarazzava agevolmente ai quarti della connazionale Boyarskikh, la Ropek invece metteva fuori gioco la venezuelana Blanco, la Levochkina si trovava la strada spianata dalla connazionale Sheremetyeva che perdeva la presa e scivolava nel vuoto. Infine Sara Morandi, anche lei scivolata nel finale su una presa, lasciava via libera alla russa Evstigneeva.

Confronto serrato nella prima semifinale, con la Ropek che era lenta in avvio e consentiva alla Alexeeva di accelerare, poi la polacca riprendeva il suo ritmo e finiva seconda ma solo per 1/10, davvero un’inezia. Nella seconda semifinale tra le due russe Levochkina e Evstigneeva non c’era storia, e le due finivano nell’ordine con un distacco netto.

Anche la finalissima sembrava scontata, ma il 1° maggio evidentemente porta fortuna a Yuliya Levochkina che prende il largo e va a vincere la sua prima gara in Coppa del Mondo, tra gli applausi del pubblico. Buono il suo tempo di 10.43, ma ben lontano dal record. La vincitrice si consola con un distacco di 2”21 che in questo genere di gare è un abisso. La medaglia di bronzo se la sono giocata la Ropek e la Evstigneeva, una finalina senza storia con la polacca … quasi felice, lei che è la detentrice della Coppa del Mondo.

Agli ottavi della gara maschile è promossa la “crema” dell’arrampicata mondiale, orfana solo di Sinitsyn.
Già alla prima batteria l’adrenalina scorre abbondante in Piazza Dante: Vaytsekhovsky e Swirk (POL) sembrano ragni impazziti. Partono velocissimi in fotocopia e finiscono praticamente alla pari. Ci vorrebbe un fotofinish perché 9/100 sono una frazione incomprensibile per il pubblico, ma è il russo a passare il turno.
Nella seconda batteria sembra ripetersi l’incerta situazione della precedente. Abdrakhmanov, forte della vittoria dello scorso anno proprio nell’apertura di Trento, spinge fortissimo, ma Hroza nelle ultime prese ha uno slancio e lo batte per 6/100!

Tra Kokorin e Komosinski è un derby russo impari, Kokorin pigia il tasto del finish con 2”43 di vantaggio e vola in semifinale. Novikov porta a quattro i semifinalisti battendo nella quarta batteria l’ucraino Styenkovyy, sostenuto dai tanti connazionali accorsi in città per incitarlo.

Partenza falsa nella prima semifinale per Vaytsekhovsky e Hroza, la prova viene ripetuta e la maggiore esperienza premia il russo, così Hroza, vincitore del Rock Master 2009, passa alla finalina.

La seconda semifinale se la giocano Novikov e Kokorin ma quest’ultimo con un 7”06 guadagna la finale, che sarà scontro tutto russo. Sembrava tutto scontato in finale, ma Vaytsekhovsky deve mettere il turbo contro il giovane rivale Kokorin, e va ad avvicinare il record con 6”93. Il “freddo” campione russo concede al pubblico trentino un attimo di entusiasmo scendendo appeso alle funi gestite dai finanzieri del soccorso alpino. Per la finalina Hroza si mette il bronzo al collo e la gara finisce così, con i russi che salgono sul podio al primo e secondo posto e conquistano pure il quarto sia tra i maschi che tra le femmine.

L’arrampicata italiana che conta dà ora l’appuntamento con i premondiali di Arco (TN) il 16,17 e 18 luglio, e a Daone con la quarta prova di Coppa del Mondo “speed” il 25 luglio.

Classifiche

Maschile:
1. VAYTSEKHOVSKY Evgeny (RUS); 2. KOKORIN Stanislav (RUS); 3. HROZA Libor (CZE); 4. NOVIKOV Ivan (RUS); 5. ABDRAKHMANOV Sergey (RUS); 6. SWIRK Lukasz (POL); 7. STYENKOVYY Maksym (UKR); 8. KOMOSINSKI Jedrzej (POL)

Femminile:
1. LEVOCHKINA Yuliya (RUS); 2. ALEXEEVA Ksenia (RUS); 3. ROPEK Edyta (POL); 4. EVSTIGNEEVA Olga (RUS); 5. BLANCO Lucelia (VEN); 6. BOYARSKIKH Ekaterina (RUS); 7. MORANDI Sara (ITA); 8. SHEREMETYEVA Olena (UKR)

Fonte: Ufficio Stampa Newspower

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