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15 Settembre 2014

Uncategorized · Casio Pro Tek · Christian Roccati

Il rumore di un perché

[Ascolto consigliato: Stella del mattino – Ludovico Einaudi ]

Questo periodo della mia vita è davvero strano.

A lungo ho cercato di conquistare la serenità, tentando di diventare sempre più forte, puntando sempre più in alto. Un giorno non legato ad alcun karma mi sono ritrovato sulla montagna che volevo scalare sin da quando ero “bocia”, e mi sono sentito appagato, avevo ogni cosa. Ho perso tutto poco dopo: il mondo ha preso una non forma e mi ha trasformato in una persona diversa.

Gioia, sofferenza, felicità, dolore puro, entusiasmo, disperazione, speranza. La vita è un meraviglioso insieme di armoniche che poggiano su una portante sinusoidale. Passiamo per questi elementi e molti di essi attraversano il nostro spirito.

Non potevo raggiungere la serenità, ma lei è venuta da me o potrebbe.

È un periodo davvero strano: inseguo le note che accarezzano i faggi al vento e vengo cullato dal vibrare di una foglia di roverella, antica quercia dal nome nuovo. Gioco con la luce che trasporto sulla mia testa negli antri più bui dov’essa non è che ospite, dove nessuno l’ha mai vista, dove il concetto stesso di guardare non esiste. I quanti balenano dispettosi nell’acqua tra concrezioni e morfologie. Incendiano il cielo che urla e ruggisce senza emettere alcun suono mentre cerco un equilibrio in aria e in me.

Mi alleno, imparo tecniche, cerco di evolvermi, ma alla fine rimango rapito dal rumore di un passo, dal fruscio di un tessuto, dal calore della mano di un uomo e dall’umidità del palmo di un bimbo. Accarezzo rocce e geometrie, tra elementi e sensazioni, non mi accorgo che ciò che scalo è semplicemente vita: non esisto, sono tritone che striscia, sono una domanda, sono il pensiero amoroso di due anime.
Sono il frutto di una passione e di serenità e ciò che ricerco è niente più che un ritorno all’origine. Non posso chiudere il cerchio, potrò solo, forse, creare un altro perché alla ricerca di se stesso, un giorno o forse mai.

La mia vita è il rumore di una domanda.

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La mia vita è il rumore di una domanda.

Christian Roccati
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