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10 Settembre 2010

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PEAK OF FREEDOM: LA CIMA INVIOLATA DI 6.334 METRI CONQUISTATA DA DANIELE NARDI IN PAKISTAN

Daniele Nardi l’alpinista di Sezze Romano, in provincia di Latina, conquista la vetta inedita di 6.334 metri nel Karakorum e dopo pochi giorni sale in vetta ad un’altra cima inviolata, la Punta Margherita di 5.500 metri.

Le avverse condizioni meteo che si sono abbattute sul Pakistan hanno costretto Daniele Nardi ad un cambio repentino di programma. Infatti l’alpinista era partito dall’Italia lo scorso 22 luglio per conquistare due montagne inviolate nel Karakorum estremamente difficili, ma le terribili piogge che si sono abbattute sull’area, hanno imposto un cambio di rotta.
Valutando le mappe della zona e con la consulenza delle guide locali, l’obiettivo è stato identificato con una montagna sconosciuta, più protetta dalle perturbazioni ed estremamente affascinante per la particolare conformazione finale con tre cime che le cartine danno tra i 6.337 e i 6.350 metri di altezza.

Daniele in questa spedizione ha scelto come compagno di cordata Lorenzo Angelozzi, una giovane promessa dell’alpinismo del centro Italia a cui Daniele ha voluto offrire l’opportunità di cimentarsi anche su terreni impervi come quello della catena del Karakorum, nonostante la sua età di soli 19 anni. I due avrebbero dovuto affrontare un dislivello di circa 2.100 metri, aprendo una nuova via su una vetta che ancora nessuno conosce.

Dopo le ultime indicazioni sulle previsioni meteo che davano tempo incerto, i due alpinisti partono nel cuore della notte dal campo base a quota 4.250 metri verso la base della parete.
«Decidiamo di affrontare l’ascesa in puro Stile Alpino, dunque niente sacco a pelo, solo sacco da bivacco – scrive Daniele nel suo diario – un’unica tirata, arrampicando di notte perché di giorno la neve è troppo soffice. Bivacchiamo sul ghiacciaio qualche ora in attesa della notte. Qualche friend, 4 viti da ghiaccio qualche moschettone, una corda sottile e 60 metri di dynema per le doppie. Un jet boil, una bomboletta di gas, 10 barrette e due pasti caldi. Una videocamera».

La salita è estremamente tecnica e pericolosa e consiste nell’apertura di una nuova via dove la fessura più impegnativa si trovava tra i 5.900 e i 6.000 metri (grado 5c/6a M4/M4+WI4), ma alle 8 del mattino, dopo solo 21 ore dalla partenza dal campo base – comprese le cinque ore di sosta al bivacco – Daniele Nardi e l’amico raggiungono il picco di 6.334 metri mai scalato da nessuno. E’ gioia immensa. Ora si tratta di dare un nome a quella cima e Daniele non ha dubbi: Peak of Freedom.
«Come descrivere momenti di così intensa felicità? Impossibile – aggiunge Daniele nel suo racconto – Ci abbracciamo, gridiamo e troviamo il coraggio in uno sprazzo di luce tra le nebbie di raggiungere la vetta principale attraversando una cresta di panna».

Ma i due non si lasciano andare a festeggiamenti, perché sanno perfettamente che la discesa sarà altrettanto difficile e pericolosa quanto lo è stata la salita. Dopo lunghi passaggi in misto, intervallati da slalom tra seracchi e crepacci i due alpinisti raggiungono il Campo base dopo esattamente 32 ore dalla loro partenza.
Di notte i due alpinisti rivedono tutta la salita nel lungo sonno al campo base: tiro dopo tiro, una via a cui hanno dato il nome di “Telegraph Road”.

«Siamo distrutti ma non abbiamo voglia di sentire la stanchezza» si ripetono Daniele e Lorenzo, e così i due volgono lo sguardo all’orizzonte, dove identificano un’altra vetta da conquistare. Giusto il tempo di riposarsi e riordinare idee e attrezzatura, e si riparte per un’altra avventura. Daniele e Lorenzo attaccano una montagna inviolata e quando raggiungeranno i 5.500 metri della vetta la battezzano “Punta Margherita”, conquistata disegnando la via “open eyes” con difficoltà IV WI5 M5 5°/5°+.

Si conclude così il racconto dell’impresa di Daniele Nardi durata ben 11 giorni, un climber che grazie alla sua determinazione ha raggiunto un traguardo alpinistico ambizioso. Salewa è orgogliosa di aver sostenuto la spedizione di Daniele e aver dato all’alpinista l’equipaggiamento tecnico necessario per affrontare un’impresa di questa portata. Un’altra pagina di grande alpinismo è stata scritta. Daniele Nardi

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