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19 Luglio 2010

Trail&Sky Running · action · classifiche · Dolomites Skyrace · skyrunning · Vertical Kilometer · Running · Trail Running

PAOLO LARGER E LAETITIA ROUX “PATRIMONIO DELL’UMANITÁ” LA 13.a DOLOMITES SKYRACE Ė LORO

Italia e Francia, ancora loro. Appena venerdì gli azzurri e i transalpini salivano sul tetto del mondo dello skyrunning vincendo a Canazei il titolo iridato di Vertical Kilometer, grazie all’altoatesino Urban Zemmer e a Laetitia Roux. Sabato mattina si sono ripetuti nella 13.a Dolomites Skyrace con il trentino Paolo Larger e Laetitia Roux (sì, ancora lei!) che hanno tagliato il traguardo di Canazei a braccia alzate.

Splendido l’azzurro nella sua prova, fatta di coraggio, tecnica e saggezza. Prima ha cercato (trovandolo) l’allungo decisivo sulla salita della Forcella Pordoi, quindi ha amministrato in discesa il vantaggio, chiudendo con 40” sul secondo, il primierotto Michele Tavernaro, e 1’02” sul friulano Fulvio Dapit. E pensare che Larger non aveva neanche inserito la Skyrace nel suo calendario di gare. Oggi avrebbe dovuto dedicarsi alla preparazione del Mondiale di skymarathon, in programma domenica prossima a Premana. Invece ha voluto esserci, per onorare questa gara, che lo aveva già visto imporsi diverso tempo fa. Era il 2001. A nove anni di distanza da quel giorno, il fiemmese è tornato sul gradino più alto del podio della spettacolare gara fassana.

Gara che ha subìto delle modifiche proprio in extremis.

A causa della pioggia e della scarsa visibilità, si è deciso di rinviare la partenza di 45 minuti (non più alle 8.30, bensì alle 9.15), sperando che il cielo sopra Canazei si aprisse. Non è andata così e alla fine il comitato organizzatore, guidato da Diego Salvador, ha deciso di tagliare il tratto più rischioso, ovvero gli oltre 3000 metri del Piz Boè. Sarebbe stato troppo rischioso per gli atleti (gli iscritti erano 650) avventurarsi in quell’insidiosa zona con una pessima visibilità. Proprio per questo motivo, il percorso è stato accorciato (da 22 km a 16.3 km). Poco male per i “corridori del cielo”, che hanno affrontato con il naso all’insù la Forcella, prima di buttarsi a capofitto nella discesa verso il traguardo di Canazei.

La gara, unica nel suo genere con il fascino delle Dolomiti (patrimonio dell’Umanità) ad “avvolgere” i corridori del cielo, ha visto Larger partire subito a tutta. Il camoscio fiemmese ha domato la Forcella, scollinando con oltre un minuto sui più immediati inseguitori, ossia Tavernaro e il francese Pierre Chavuet. A quel punto, in discesa, non ha dovuto fare altro che gestire il vantaggio accumulato nel tratto in salita. Tavernaro è riuscito a rosicchiargli qualche secondo, ma nulla di più.

Alla fine Larger si è presentato sotto lo striscione d’arrivo tutto solo, chiudendo la sua fatica in 1h35’34, quaranta secondi in meno del secondo classificato, il primierotto Tavernaro, appunto. Nella bagarre per il terzo posto, invece, l’ha spuntata il friulano Dapit, che in discesa ha scavalcato Chavuet, finito quarto davanti al bolognese Filippo Beccari, protagonista di una bella rimonta in discesa. Sesto posto per Erik Gianola dell’AS Premana, che ha preceduto la coppia slovena formata da Nejc Kuhar e Matjaz Miklosa, con il primo – quarto alla Forcella – che ha perduto tre posizioni, finendo settimo. Nicola Giovanelli, nono, e il greco Dimitrio Theodorakakos, decimo, hanno completato la top-ten maschile.

In campo femminile, la Roux – campionessa iridata di scialpinismo e da due giorni anche di Vertical Kilometer – non ha avuto avversarie. Con un’agilità impressionante, la francesina è salita con il suo ritmo sulla Forcella. Ritmo che in poche sono riuscite a reggere. La Mudge ci ha provato, ma è transitata sulla cima comunque con un pesante ritardo. Dietro alla scozzese, la russa Zhanna Vokueva, la francese-andorrana Stephanie Jimenez, moglie di Dapit, e l’altra scozzese Fiona Maxwell hanno tentato di tornare sotto. In discesa la Roux è riuscita a dare addirittura il meglio di sé (e non era facile, visto come era andata in salita), incrementando il vantaggio e chiudendo in 1h48’17” (22esimo tempo assoluto). La seconda, Angela Mudge, si è presentata all’arrivo con un ritardo di oltre 6 minuti; la terza, Stephanie Jimenez, ha accusato un ritardo di dieci minuti. Numeri che testimoniano il dominio della Roux, reginetta assoluta di questo week-end in Val di Fassa. La migliore delle azzurre è stata invece Chiara Gianola dell’AS Premana, che ha preceduto Lucia Moraschinelli, Francesca Domini, Ida Parisi e Paola Bertizzolo.

Il primo Memorial Diego Perathoner, in onore di colui che – tragicamente scomparso lo scorso dicembre – è stato l’anima della Dolomites Skyrace e della Sellaronda Skimarathon, è andato invece a Fulvio Fazio. Il cuneese ha ottenuto il premio di questa “combinata” grazie al 25esimo posto di oggi e al quarto della Sellaronda dello scorso marzo, ed è stato premiato da Daniela Perathoner, sorella di Diego.

Va così in archivio la 13.a Dolomites Skyrace, organizzata impeccabilmente dal comitato presieduto da Diego Salvador, che ha raccolto l’eredità dell’indimenticato Perathoner, con un successo incredibile. Il maltempo non è riuscito a fermare lo spettacolo. La testimonianza arriva direttamente dai “corridori del cielo”, o meglio, dalla loro espressione all’arrivo. Fatica: tanta, qualche botta o leggera ferita idem, ma tanta, tanta gioia al termine di questi 16.3 km tra le affascinanti Dolomiti.

Info: www.dolomiteskyrace.com

Classifiche 13^ Dolomites Skyrace

Uomini

1) Larger Paolo (Ita) 1.35:34; 2) Tavernaro Michele (Ita) 1.36:14; 3) Dapit Fulvio (Ita) 1.38:36; 4) Chavuet Pierre (Fra) 1.40:32; 5) Beccari Filippo (Ita) 1.41:27; 6) Gianola Erik (Ita) 1.42:55; 7) Kuhar Nejc (Slo) 1.43:36; 8) Miklosa Matjaz (Slo) 1.44:12; 9) Giovanelli Nicola (Ita) 1.45:14; 10) Theodorakakos Dimitrio (Gre) 1.45:28

Donne

1) Roux Laetitia (Fra) 1.48:17; 2) Mudge Angela (Gbr) 1.54:34; 3) Jimenez Stephanie (Fra) 1.58:19; 4) Vokueva Zhanna (Rus) 1.58:46; 5) Maxwell Fiona (Gbr) 2.01:45; 6) Gianola Chiara (Ita) 2.09:59; 7) Moraschinelli Lucia (Ita) 2.16:47; 8) Domini Francesca (Ita) 2.22:01; 9) Parisi Ida (Ita) 2.22:22; 10) Bertizzolo Paola (Ita) 2.29.29.

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