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16 Febbraio 2015

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"PASSI 2015". Anche Manolo alla rassegna di Valdagno (VI). Dal 27 febbraio

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“PASSI 2015”.  A VALDAGNO, DAL 27 FEBBRAIO, OGNI VENERDÌ, IN RASSEGNA IL CINEMA DI MONTAGNA. FINO AL 27 MARZO.

Venerdì 27 febbraio 2015 il Teatro Super di Valdagno (VI),  inaugura “Passi”, la rassegna di film di montagna promossa dall‘Assessorato alla Cultura del Comune di Valdagno, in collaborazione con Cinema Super di Valdagno, CAI – Sezione di Valdagno e Trento Film Festival.

La rassegna si propone di rinsaldare un legame già forte della città con la montagna, gli appassionati frequentatori ed i nomi che ne hanno fatto la storia.

Sette le proiezioni in programma e ad ogni appuntamento in sala non mancheranno ospiti speciali.
Tutte le proiezioni si terranno presso il Cinema Teatro Super di Valdagno (viale Trento, 28) e inizieranno alle 20.45.

Il ciclo di proiezioni, in programma ogni venerdì, proseguirà fino al 27 marzo.

 

267px-passi2015-locandinaIL PROGRAMMA

Venerdì 27 febbraio ore 20.45
“STELVIO, CROCEVIA DELLA PACE” di Alessandro Melazzini

Naz: Italia, Germania
Genere: Documentario, Orizzonti vicini
Durata: 70 min

Lo Stelvio è un microcosmo, un mondo sospeso a 3000 metri dove s?incrociano uomini, tempi, spazi e passioni. Qui correva il confine tra l’Impero Asburgico e il Regno d’Italia, che su quelle vette contrapposero i loro eserciti nei combattimenti della Prima Guerra Mondiale. Attraverso l’intreccio tra interviste, azioni ritmate, momenti di riflessione e squarci paesaggistici, il documentario racconta lo Stelvio dei giorni nostri: cosa rimane di quel passato tragico e glorioso, quali realtà cela e quali possibilità offre, chi lo abita e chi lo frequenta, cosa rappresenta oggi.

Venerdì 6 marzo ore 20.45
“ASINI E SCIENZIATI” di Paolo Bernardi

SARANNO PRESENTI IN SALA IL REGISTA E I PROTAGONISTI DEL DOCUMENTARIO: Michele Ferretto della Cooperativa Biosphaera; Antonio Dal Lago del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza e Viviana Frisone del Museo G. Zannato di Montecchio Maggiore

Naz: Italia
Genere: Documentario / Orizzonti vicini
Durata: 80 min

Abbiamo ripercorso i passi che più di cento anni fa condussero l’eclettico naturalista Paolo Lioy, insieme ad altri 3 scienziati e 2 asini, alla scoperta delle meraviglie naturali dei Monti Lessini.
Abbiamo prodotto un film, insieme con il regista Paolo Bernardi e con il Museo Naturalistico di Vicenza che documenta il viaggio e le storie del passato e del presente. Adesso ripercorriamo questo splendido percorso insieme a tanti amici e appassionati.
Il film, diretto dal giovane esordiente Paolo Bernardi, mescola sapientemente natura, storia e memoria, in un mix punteggiato anche di molta ironia.
Ha riscosso un grande successo di pubblico ed è stato presentato a diversi festival, tra cui il Film Festival della Lessinia 2012.

Venerdì 13 marzo ore 20.45
“KANGCHENJUNGA – I cinque tesori della grande neve” di Paolo Paganin, Mario Vielmo

Naz: Italia
Durata: 90′
Genere: Documentario
Cast: Mario Vielmo, Annalisa Fioretti, Silvano Forgiarini

Documentario che racconta la scalata senza ossigeno della terza montagna più alta del mondo: il Kangchenjunga (8586 m). Dopo un?estenuante salita, Mario Vielmo, per nove volte in cima ad un Ottomila, raggiunge la vetta, mentre gli altri due compagni di cordata, Annalisa Fioretti e Silvano Forgiarini, fanno marcia indietro, riprendendo la via del ritorno al di sopra di Campo 4. Drammatica la vicenda della morte di Bibash, un giovane sherpa di 24 anni, caduto accidentalmente durante la discesa dalla cima. Su 13 in vetta, altre 4 persone non ritorneranno al Campo Base: triste epilogo di una Montagna la cui fama si è fatta appieno rispettare.

“COLD” di Corey Richards, Anson Fogel – ore 21.45
Vincitore della “Genziana d’argento – Miglior Cortometraggio” Trento Film Festival 2012
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano

Nazionalità: USA
Durata: 20 min
Cast: Corey Richards, Simone Moro, Denis Urubko

All’inizio di febbraio del 2011 Simone Moro con il kazako Denis Urubko e lo statunitense Cory Richards raggiunge la vetta del Gasherbrum II a 8.035 metri di quota. Si tratta della prima salita invernale e la prima invernale in assoluto in uno dei cinque ottomila del Karakorum pakistano. La spedizione, partita il 27 dicembre dall’Italia, ha dovuto affrontare temperature fino a -50 gradi e forti venti fino a 200km/h per poter attrezzare la via fino alla vetta. Per Simone Moro è stata la terza prima scalata invernale di un ottomila, dopo lo Shisha Pangma nel 2005 e del Makalu nel 2009. L’esperienza dei tre alpinisti impegnati sul Gasherbrum II, nel cuore di un buio e durissimo inverno, è vista con lo sguardo crudo e onesto di Cory Richards partecipante, cineasta e fotografo. Il film coglie con efficacia, attraverso le vive parole dei protagonisti, la fatica, i dubbi, le paure e rivela quanto terribile sia stata la discesa che ha esasperato il rischio dell’assideramento e di perdersi.

Venerdì 20 marzo ore 20.45
“ROSSO 70 – Storie e memorie di 70 anni di alpinismo degli Scoiattoli di Cortina” di Francesco Mansutti, Vinicio Stefanello

Nazionalità: Italia
Durata: 77′
Genere: Orizzonti vicini

Una storia come quella del gruppo alpinistico ampezzano è qualcosa davvero di straordinario; come dimostra pienamente questo film realizzato con passione, cuore e tecnica registica da Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello. I due registi padovani hanno condiviso e realizzato un progetto provenendo da due esperienze professionali, ma già da alcuni anni unite in diversi lavori sull’argomento montagna. Stefanello, direttore editoriale di uno dei portali italiani di montagna più illustri e visitati (planetmountain.com), da tempo è amico del sodalizio dal maglione rosso; nel 2004 curò il sito web per la storica spedizione che riportò 50 anni dopo sul K2, i ‘figli’ del primo salitore della montagna delle montagne, lo ‘Scoiattolo’ Lino Lacedelli.

Da allora l’amicizia con Cortina e gli Scoiattoli è qualcosa di puro, una stima professionale già collaudata con il film dedicato alla guida alpina Angelo Dibona, simbolo delle Guide ampezzane. Con lui anche allora c’era Mansutti che è anche l’operatore del film, il regista tecnico del duo, colui che non arrivando direttamente dal mondo della montagna ha cercato con quella professionale curiosità classica del regista di scoprire il valore umano e sportivo del gruppo. Il film è bello perchè non appena lo avrete finito di guardare vi coglierà immediatamente la voglia di riguardarlo per carpire i dettagli più poetici e leggendari di una storia e un territorio che solo chi ha avuto la fortuna di conoscere può amare appieno.

Ecco, questo ‘docu-film’, come i bravi recensori scriverebbero, regala a tutti la possibilità di diventare amici degli Scoiattoli e delle loro montagne. L’alpinismo è avventura ma in questo caso diventa anche favola grazie ad una splendida fotografia di Daniele Gobbin che scolpisce i volti dei protagonisti, ottima la scelta della colonna sonora che con delicatezza e profondità accompagna lo spettatore accarezzandolo tra memorie in bianco e nero e sorrisi futuristi.

Le emozioni sono tante e percorrono magicamente 70 anni di arrampicate, di vita, di Cortina d’Ampezzo, di gente, ma sopratutto d’amicizia perché oggi come allora il motto di quei dieci ‘scavezzacollo’ che fondarono il gruppo rimane senza dubbio l’immagine più forte e indelebile anche per il futuro: “Tutti per uno, uno per tutti” e il film, per usare un termine tecnico, lo mette a fuoco perfettamente.

Venerdì 27 marzo ore 20.45
“THE WAITING GAME” di Emilio Previtali
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano

Nazionalità: Italia
Durata: 41 min
Genere: Arrampicata

Domande senza risposte, una dopo l’altra. Notti insonni, giorni di pianificazione, studio, ricerche e sempre la stessa domanda in testa, sempre. In che parte del mondo si possono trovare aree ancora inesplorate? Dov’è possibile lasciare la prima impronta sulla neve? Dove puoi godere del massimo isolamento? C’è un luogo dove puoi essere te stesso senza compromessi, lontano da tutto e da tutti, contando solo sulle tue risorse? Se cerchi un posto così e vuoi anche il meglio dell’arrampicata, allora non restano molte possibilità.

“VERTICALMENTE DEMODE’ ” di Davide Carrari – ore 21.30

Nazionalità: Italia
Durata: 19 min
Genere: Arrampicata
Cast: Maurizio Manolo Zanolla e Cristina Zorzi

“Non è la via più difficile del mondo, è semplicemente la via “sportiva” più difficile che ho scalato. Ha una storia lunga e comincia quando mi sono chiesto la prima volta come potevano essere quei luoghi dove ogni sera andava a morire il sole. Eternit, è nascosta proprio lassù, in un ambiente solitario e dimenticato di queste montagne, piccola e “verticalmente demode’ ” a metà fra i luoghi, dove sono nato e, quelli dove sono vissuto”: con queste parole e con le immagini della roccia della parete e di lui che la sta arrampicando Maurizio Manolo Zanolla racconta le proprie motivazioni ed emozioni ritrovando una via che aveva individuato molti anni prima con la quale aveva a lungo ritenuto impossibile confrontarsi.

 

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