MENU

17 Gennaio 2013

Senza categoria

Patagonia 2013

Per tutto il 2012 ero un po’ indeciso se tornare in Patagonia anche quest’inverno o no. In verità fino a prima della partenza per Yosemite, ovvero fino a settembre, ero poco o per nulla motivato e pensavo che quest’inverno avrei fatto altro. Poi non so perché… Sarà stato l’ambiente da big wall del Capitan, il granito di Yosemite, il ritorno al freddo e umido inverno lombardo, il vedere le immagini di una bella via nuova aperta sul Fitz Roy a novembre… ed è così che la voglia pian piano mi è ritornata.

Poco più di un mese fa ho lanciato a Berna la mia proposta di tornare, sapendo che, in un certo senso, lui non aspettava altro, e così abbiamo iniziato ad organizzare. Su una cosa siamo stati subito d’accordo, anzi, in realtà eravamo d’accordo fin dall’anno scorso: questa volta il primo obiettivo sarà terminare il nostro progetto alla Egger, ma ci proveremo solo se ci saranno le condizioni giuste per farlo. In caso contrario proveremo a fare altre salite.

Sul periodo, beh, quest’anno proviamo con la fine della stagione patagonica, ovvero da fine gennaio a fine febbraio. Trovare il bel tempo in Patagonia, come si sa, va un po’ a fortuna, teoricamente stagione avanzata vuol dire meno neve in giro, parete più pulita e quindi meno roba che ti arriva in testa (buon presagio), ma vuol dire anche ghiacciai più aperti e maggiori problemi con gli avvicinamenti (cattivo presagio).

Quest’anno perciò niente approccio “spedizione” con una lunga permanenza sotto la parete, ma solo probabilmente uno (o magari anche due) colpi secchi. Si va, decisi e leggeri per finire la via e giocarsi le carte a disposizione, il tutto in pochi giorni. O la va o la spacca. O si fa la via o si torna indietro. Conoscendo molto bene l’ambiente e quello che ci aspetta è inutile fossilizzarsi sulla Egger ad ogni costo, tanto sappiamo bene che con un solo giorno di bel tempo a disposizione non si fa nulla e che ci vogliono almeno 24 ore di tempo buono perché la parete scarichi il grosso di neve e ghiaccio che accumula quando è brutto.

L’altra grande novità di quest’anno è che saremo in 3. Verrà con noi Luca Schiera, 22 anni, di Erba. Un ragazzo conosciuto circa un anno fa con il quale ho avuto già modo di scalare anche su vie di più tiri negli ultimi mesi. Luca ha qualità, entusiasmo e non si tira mai indietro, penso che la sua aggiunta possa portare un indubbio vantaggio alla nostra cordata…

Detto ciò, sabato si parte.

Suerte, finger crossed and stay tuned!