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3 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Trento Film festival 2023 · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Chiodo d’Oro Sosat 2023 a Nazario Ferrari e Luca Caldini

Chiodo d’Oro Sosat. Fonte Sosat

Il premio sarà consegnato in occasione del tradizionale appuntamento ‘Cordate nel Futuro’

Sarà consegnato in occasione di “Cordate nel Futuro“, incontro fra gli alpinisti delle diverse generazioni in programma domani 4 maggio alle ore 17 nella sede della Sosat (via Malpaga 17) a Trento, il Chiodo d’Oro 2023,  conferito ad alpinisti trentini e altoatesini che si sono distinti per la loro attività.

Quest’anno, l’ambito riconoscimento è stato assegnato a  Nazario Ferrari (alpinista veterano) e Luca Caldini (alpinista giovane).

«Cordate nel futuro, alla sua ventiseiesima edizione, è un incontro alpinistico nato in seno alla Sosat, in collaborazione con il Trento Filmfestival spiega il presidente della Sosat Luciano Ferrari – Ci si trova con gli alpinisti delle diverse generazioni, presenti alla manifestazione trentina. E’ un momento di confronto e dialogo, questo stare insieme nella nostra sede, come punto di sintesi di un alpinismo che si rifà alla tradizione, ma attento alla sua evoluzione, nel rispetto dei valori sosatini, per noi imprescindibili, quali la frequentazione della montagna in amicizia, con spirito di solidarietà, nel rispetto e in difesa dell’ambiente. La nostra sezione ha arricchito Cordate nel Futuro, con un riconoscimento che da 18 anni consegniamo agli alpinisti della nostra regione: “Il Chiodo d’Oro Sosat”. Lo assegnamo ad un alpinista veterano e ad uno giovane, che interpretano con le loro scalate e il loro stile di vita i valori fondanti della Sosat. Quest’anno premiamo due grandi scalatori: Nazario Ferrari, alpinista veterano e Luca Caldini, alpinista giovane che hanno segnato la storia dell’alpinismo trentino, con il loro stile nella vita e sulle vette, interpretando i valori sosatini».

Per l’assegnazione del Chiodo d’Oro 2023, il direttivo della Sosat si è avvalso della collaborazione di una commissione di selezione composta da: Luciano Ferrari (presidente Sosat), Alessandro Cordin (consigliere Sosat) Fabio Bertoni (consigliere Sosat), Tony Zanetti (Caai e consigliere Sosat), Paolo Loss (Caai e consigliere Sosat), Antonio Cembran (giornalista), Bruno Menestrina (Caai), Maurizio Giordani (guida alpina), Marco Furlani (guida alpina), Gianni Canale (presidente delle guide alpine del Trentino).

Le Motivazioni

Nazario Ferrari. Il suo alpinismo va oltre la sua bravura nelle scalate impegnative che ha fatto e fa. C’è nel suo approccio alla montagna un aspetto umano, di altissimo valore. Legarsi in cordata per lui vuol dire condividere momenti di vita interiori, capaci di esprimere sentimenti profondi, consapevole, che legarsi con la corda è unirsi per la cima e per la vita.
Con queste motivazioni la Sosat conferisce a Nazario Ferrari il Chiodo d’Oro Sosat 2023 quale alpinista veterano.

Luca Caldini. La sua passione per l’arrampicata è forte e la interpreta con passione e leggerezza. Il suo talento gli permette di affrontare le vie più impegnative e difficili, senza farsene vanto, nella costante ricerca di nuove avventure verticali.
Con queste motivazioni la Sosat conferisce a Luca Caldini, il Chiodo d’Oro Sosat 2023, quale alpinista giovane.

Profili dei due alpinisti

Nazario Ferrari. Fonte Sosa

Nazario Ferrari è nato a Mattarello nel 1955, in una famiglia con la cultura della montagna. Nel 1968 in un campeggio parrocchiale in Val di Fassa, sale a Punta Penia, sulla Marmolada. Questa esperienza lo suggestiona e lo affascina. Poi con gli amici del sobborgo a Sud di Trento sale sulla montagna alla cui ombra vive: la Vigolana, prima al bivacco e poi in vetta alla Madonnina. Scopre con gli amici le scalate della Valle del Sarca e le pareti delle Dolomiti. Nel 1980 è ammesso al Gruppo Rocciatori. La cifra del suo alpinismo si esprime con salite che possiamo definire classiche di altissimo livello: Nord dell’Ortles, Nord dei Gran Zebrù, le tre grandi nord delle Alpi: Nord dell’Eiger (via Heckmeier), Nord delle Gran Jorasses (sperone Walker via Cassin), Nord del Cervino (via Schmidt). E ancora: la Diretta Americana ai Dru, la via degli Svizzeri al Gran Capucin, la Cassin alla parete ovest del Badile. In Dolomiti ha salito le vie più importanti. Lo stile di Nazario è quello dell’andare in montagna legandosi in cordata: per la cima con persone con le quali condivide l’amicizia.

Luca Caldini. Fonte Sosat

Luca Caldini è nato nel 1982 a Pergolese, all’ombra del Dain e del Brento. In gioventù ha praticato lo sci di fondo agonistico, per scoprire a vent’anni il fascino dell’arrampicata. La verticale e oltre, è la cifra del suo curriculum alpinistico con molte scalate impegnative su montagne rinomate. Fra le sue scalate ricordiamo molte vie sulla Sud della Marmolada fra le quali la via del Pesce, la via dell’Ideale, aperta da Armando Aste e Franco Solina nell’agosto del 1964. Luca ha salito le pareti del Civetta e la Messner al Sass de La Crus ed ha inoltre scalato, alla ricerca di avventure su pareti dove ha tracciato nuovi itinerari in Nuova Zelanda e sulle pareti della Sardegna. La sua sete di scalate è inesauribile.

Chiodo d’Oro Sosat – Albo

2006 Franco Pedrotti – Diego Filippi
2007 Giuliano Giovannini – Angelo Giovannetti
2008 Almo Giambisi – Bruno Menestrina
2009 Cesare Maestri
2010 Mariano Frizzera
2011 Giuliano Stenghel
2012 Antonio Zanetti
2013 Palma Baldo – Giovanni Groaz
2014 Dario Sebastiani – Alessandro Beber
2015 Marco Pegoretti e Edoardo Covi – Gianni Canale e Aldo Mazzotti 2016 Gino Battisti – Tomas e Silvestro Franchini
2017 Carlo Claus – Christian Della Maria
2018 Aldo Leviti – Francesco Salvaterra
2019 Stefan Comploi, Ivo Rabanser, Matteo Faletti, Massimo Faletti.
2020 Rosanna Manfrini e Marco Cordin
2021 Gianpaolo Depaoli e Filippo Crespi
2022 Maurizio Giarolli – Manuel Bontempelli
2023 Nazario Ferrari – Luca Caldini