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22 Aprile 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nuova regola sull’Everest: si sale in vetta a turni, in base al numero del permesso

Everest, 2019: lo scatto fotografico di Nirmal Purja all’Hillary Step. ©Nirmal Purja. Fonte: facebook

Un provvedimento dell’ultimo minuto potrebbe gettare nel caos la stagione alpinistica  dell’Everest. Per evitare il sovraffollamento, le squadre dovranno lanciare la loro spinta alla vetta in base al numero del loro permesso

Mentre la prospettiva che lunghe file di alpinisti rimangano nuovamente bloccate  in un ingorgo vicino alla cima dell’Everest diventa sempre più probabile, il Nepal ha emesso un nuovo regolamento per aggirare il problema.

Agli operatori è stato detto “che i primi gruppi autorizzati [alla scalata]  avranno la prima possibilità di raggiungere la vetta”, lo ha confermato ad ExplorersWeb il blogger di Everest Today, Chabbi Pokhrel. Si afferma che “i permessi dal numero 6 al numero 38 potranno raggiungere il vertice in una finestra meteo precedente a quella dei permessi che vanno dal n° 40 al n°68”. I restanti alpinisti dovranno attendere una terza finestra meteo.

Il documento, emesso dal Dipartimento del turismo del Nepal, è stato redatto solo in nepalese. Secondo quanto riferito da Pokhrel, se il nuovo regolamento creerà difficoltà tra le squadre di arrampicata, sarà  responsabilità delle agenzie di spedizione coordinare le spinte al vertice e, forse, concordare i turni. Qualunque cosa facciano, aggiunge, “il numero di scalatori in una sola spinta non dovrebbe essere superiore a 150-170”.

Il nuovo provvedimento. del Dipartimento del Turismo del Nepal. Fonte: Everest Today

I permessi per l’Everest in questa stagione si stanno avvicinando ai livelli record del 2019 quando  le foto di vaste folle di scalatori in coda vicino all’Hillary Step, alimentarono forti polemiche a livello internazionale. Alcuni di quegli alpinisti morirono per l’eccessiva esposizione in quota o dopo aver esaurito l’ossigeno o per sfinimento.

Attualmente sono 377 i permessi rilasciati per l’Everest, distribuiti su 40 squadre. Né gli operatori né i loro clienti avevano la minima idea di dover affrontare tali limitazioni, anche se a causa dell’incertezza generale causata dall’emergenza  COVID, la maggior parte degli alpinisti ha atteso fino all’ultimo momento prima di richiedere i permessi di scalata.

Il provvedimento colpisce maggiormente le squadre che hanno ottenuto i permessi per ultime. Tre o più finestre favorevoli per la vetta sono difficilmente garantite. Anche quelli con un permesso anticipato potrebbero per qualche motivo non essere pronti a tentare la vetta quando verrà il loro turno. Ad esempio, coloro che sperano di scalare l’Everest senza ossigeno supplementare hanno bisogno di un acclimatamento più lungo. Poi c’è chi sta pianificando un double-vetta o una scalata “in velocità” dell’Everest (offerta da alcuni operatori, come Lukas Furtenbach) e quindi ha poco tempo per aspettare il proprio turno.

Inoltre, come faranno le autorità a far rispettare il nuovo provvedimento e a fermare coloro che hanno pagato un sacco di soldi, inclusa una quota di scalata di $ 11.000? Non sono presenti forze dell’ordine che regolano il traffico lungo la via e gli ufficiali di collegamento sono notoriamente inaffidabili.

Probabilmente, il nuovo regolamento sarà ignorato, come  le precedenti restrizioni  sulla pubblicazione di immagini sui social media.