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18 Giugno 2019

Alpinismo e Spedizioni · Altri · Mountain Bike · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

“From Summit to the Ocean”: nuovo progetto per Andrea Lanfri, prima di sfidare l’Everest

Andrea Lanfri. Fonte: facebook

Tre settimane tra alpinismo e mountain bike per prepararsi al “Tetto del Mondo”, il suo grande obiettivo del 2020

 “From Summit to the Ocean” è il nuovo progetto di Andrea Lanfri, atleta paralimpico lucchese, che dal 20 giugno fino al 7 luglio sarà protagonista di un particolare biathlon lungo quasi tre settimane, in cui salirà in vetta del Monte Rosa per poi proseguire verso la Francia, in sella alla sua mountain bike, verso Santiago de Compostela.

Dopo il ritiro dal mondo dell’atletica (almeno per il momento), Lanfri ha deciso di concentrare tutte le proprie forze sul suo prossimo obiettivo, previsto per il 2020:  l’Everest, la montagna più alta del pianeta.
“From summit to the Ocean” rappresenta una tappa molto importante nel percorso di avvicinamento verso un’impresa storica: essere il primo uomo al mondo con amputazioni agli arti superiori e agli arti inferiori a conquistare il Tetto del Mondo. «Ogni volta alzo l’asticella sempre in più in alto, questa volta faccio direttamente due passi in un colpo solo – spiega Andrea – La scalata del Chimborazo mi ha lasciato tante sensazioni positive. Ho capito di poter andare oltre ed è da quel momento che il progetto Everest ha preso definitivamente corpo».

Monte Rosa: Punta Dufour vista dalla Zumstein. Fonte: Wikipedia

Tra due giorni Andrea partirà  alla volta del Monte Rosa, insieme alla compagna Natascia e ad altri amici che lo accompagneranno in questa spedizione,  Lanfri vuole nuovamente piazzare la propria bandierina sulla Punta Dufour indicando la via da seguire per sé e per tutti gli altri ragazzi che, come lui, hanno dovuto superare degli ostacoli nella vita. «Voglio sottolineare – dichiara Andrea – che sul Monte Rosa io sarò il capofila e il capocordata, perchè tutti gli altri che vengono con me sono alla prima esperienza sopra i 3500 metri. Non ci saranno guide o accompagnatori con noi, sarò io a fare da guida per tutti avendo già scalato il Monte Rosa altre volte. Quando arriveremo in vetta farò allenamenti di respirazione in vista dell’Everest».

Al rientro a valle,  ad attendere Andrea e la sua compagna ci saranno due mountain bike e l’itinerario per percorrere il Cammino di Santiago. Quattordici giorni in sella alla propria due ruote attraverso la via francese con partenza da Saint Jean Pied-de-Port in un viaggio ricco di fascino e spiritualità.

La preparazione per l’Everest proseguirà a ottobre su Punta Hiunchuli (7246 m)

Nei prossimi mesi Andrea continuerà a sistemare ogni piccolo dettaglio per arrivare pronto alla sfida più grande di tutta la sua carriera da alpinista, anche grazie all’aiuto di diversi partner. Prima di affrontare il massiccio himalayano altri appuntamenti attendono Andrea, pronto a nuove sfide. «Da poco ho ricevuto la conferma – anticipa l’alpinista lucchese – che il 4 ottobre partirò per il Nepal. Laggiù mi attende la Punta Hiunchuli (7246 metri). Una vetta poco conosciuta, non turistica, senza strutture fisse dove poter dormire. Un grande viaggio, lungo più di 30 giorni, dove avrò la possibilità di guardare l’Everest da molto vicino. Andrò con una guida, Luca Montanari, e con la sua agenzia di viaggi di X-Travel. Un’occasione per superare per la prima volta i 7000 metri e per sperimentare diverse tipologie di protesi e di tute».

A fianco di Andrea, come sempre, c’era anche Lucca Senza Barriere, l’associazione che collabora da tempo con Lanfri perseguendo costantemente l’obiettivo dell’inclusione. «A luglio, quando Andrea tornerà da questa meravigliosa gita tra il Monte Rosa e Santiago de Compostela – ha svelato Domenico Passalacqua, presidente di Lucca Senza Barriere – con i bambini dei campi estivi di Capannori la mattina verremo qui da Lucar e faremo un tour all’interno della concessionaria. Poi andremo tutti insieme a piedi fino a Le Parole d’Oro. Con noi ci saranno ragazzi disabili e non, per far conoscere a tutti il trekking e far scoprire percorsi fantastici».

Andrea Lanfri. Foto: Alessandro Conti