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30 Marzo 2021

Alpinismo e Spedizioni · Hiking e Trekking · Vertical · Walking · Resto del Mondo

Gli affollati cieli himalayani: dibattito aperto sugli elicotteri

Elicottero in volo sul CB dell’Everest. Foto: Alex Txikon

In ogni giornata limpida di maggio, una cinquantina di elicotteri volano al campo base dell’Everest. Questi rumorosi velivoli sono diventati parte integrante dell’industria alpinistica degli Ottomila, ma a quale prezzo?

Gli elicotteri che si spostano avanti e indietro per i campi base degli Ottomilia,  disturbando l’esperienza nella natura incontaminata di molti trekker, sono diventati una costante durante l’alta stagione in Nepal.

La maggior parte degli alpinisti e degli operatori contattati da ExplorersWeb riconoscono i pro e i contro della presenza degli elicotteri nell’Himalaya nepalese. Lukas Furtenbach ha riferito che al campo base dell’Everest atterrano circa 50 elicotteri al giorno nella stagione primaverile. Quest’anno, anche su Annapurna e Dhaulagiri si sta assistendo ad un aumento significativo del traffico aereo, poiché gli elicotteri effettuano il trasporto di attrezzature e i rifornimenti per numerose spedizioni.

La scorsa settimana, ad Antonios Sykaris  è stato chiesto di salire a bordo di un elicottero dal villaggio di Dana invece di effettuare tre giorni di trekking fino al campo base dell’Annapurna. Gli hanno detto: “È incluso nel prezzo, quindi entra e non discutere”.

Un elicottero atterra al campo base dell’Everest. Foto: Alpine Club of Himalaya

In precedenza, Stefi Troguet (Andorra) – determinata a raggiungere il campo base del Dhaulagiri, invece di arrivarci in volo con la maggior parte degli altri alpinisti –  aveva affermato: “Il trekking è una parte essenziale dell’esperienza. “È il momento in cui osservi e interagisci non solo con la montagna, ma con il paese”.

Entrambi questi scalatori fanno parte del team di Seven Summit Treks. Il più grande operatore di spedizioni del Nepal, possiede una compagnia di elicotteri, che utilizza ampiamente per il trasporto di merci, ma anche per il trasferimento di alpinisti e guide, un servizio che spesso viene offerto senza costi aggiuntivi.

“Sì, volerò al campo base”, ha confermato Carlos Soria  a proposito della sua nuova spedizione al Dhaulagiri. “Mi acclimaterò nella valle del Khumbu, così potrò utilizzare questi tre giorni sulla montagna. Inoltre, è bene ridurre al minimo i rischi del trekking “. Il trekking per raggiungere il Dhaulagiri richiede una notte in tenda e include alcuni passaggi difficili.

Billi Bierling  sottolinea il loro ruolo chiave nei soccorsi, ma ammette che disturbano la fauna selvatica.

Lukas Furtenbach li considera essenziali per le spedizioni moderne grazie al loro utilizzo nel trasporto di attrezzature e nei rifornimenti e spiega “Non ci sono così tanti yak nel Khumbu per rifornire così tante spedizioni”.  Un volo breve, aggiunge, costa all’incirca come diversi giorni di vitto, alloggio e guide. “Anche in termini di emissioni di carbonio, i nuovissimi elicotteri sono meno inquinanti rispetto ai vecchi camion diesel [che portano le attrezzature] fino al punto in cui gli yak iniziano a trasportare i carichi”, continua Furtenbach.

“Ogni operatore utilizza gli elicotteri in una qualche forma o modo”, conferma Ryan Waters di Mountain Professionals. “Qui sta il dibattito: quanto o per quale motivo è eccessivo o diminuisce la difficoltà di scalare l’Everest?”

Se un elicottero si sta già dirigendo verso un campo base, i professionisti della montagna approfitteranno per spedirvi  cibo fresco da Kathmandu. Quasi tutti gli operatori sfruttano questi voli già previsti. “Come team, ci sentiamo sicuri sapendo che gli elicotteri sono lì per le emergenze, anche se il nostro obiettivo è quello di non doverli usare mai”, dice Waters.

I team li utilizzano anche per rientrare a Kathmandu dal Campo Base, dopo la spedizione. In questo caso, altri fornitori possono utilizzare i voli per fare rifornimenti o per il personale, un risparmio sui costi rispetto al noleggio in entrambe le direzioni. Inoltre, diverse compagnie private di elicotteri in Nepal offrono voli turistici per chi soggiorna a Kathmandu o a Pokhara.

Manovre nello spazio limitato dell’areoporto di Lukla. Foto: Kathmandu Post

Pochi scalatori diretti all’Everest volano al campo base, perché i giorni di trekking sono essenziali per l’acclimatamento. Ma in alta stagione, i cieli dell’Everest brulicano di velivoli.

La presenza e il rumore degli elicotteri sono diventati più frequenti anche in altre valli del Nepal. Negli ultimi anni, alcuni alpinisti hanno completato una scalata, poi hanno raggiunto il campo base di un’altra vetta, al fine di sfruttare al meglio il loro acclimatamento per fare un secondo o addirittura un terzo Ottomila.

Il più grande dibattito sull’uso degli elicotteri nelle spedizioni in alta quota ruota però attorno a due tematiche: 1) la frode assicurativa, quando gli alpinisti affermano (falsamente) di avere problemi di salute per ottenere un trasferimento aereo gratuito dal campo base. 2) quando gli elicotteri trasportano gli scalatori non solo al campo base ma anche oltre tale quota, per avvicinarli alla vetta.

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