Horia Colibasanu al CB del Broad Peak. Fonte facebook

Lo scalatore rumeno ha completato l’impresa senza il supporto di portatori di alta quota e senza l’ausilio di ossigeno supplementare

“Foto dalla vetta del Broad Peak (8051 m), la mia decima montagna di oltre 8.000 metri. È stata una salita di 12 ore e una vetta difficile da scalare a causa del vento molto forte. Ora sono al sicuro al Campo 3”.  Così Horia Colibasanu ha annunciato la salita sui suoi canali social lo scorso 15 luglio.

Ieri, dalla calma del Campo Base, dopo una discesa sotto la piogga, ha continuato a condividere le sue emozioni: “Sto bene, sto iniziando a riprendermi e sono entusiasta del mio nuovo record personale: sono riuscito a scalare una vetta di oltre 8.000 metri in meno di 11 giorni; in 10 giorni e 16 ore per l’esattezza.

“Sono felice non perché sono riuscito a cambiare un numero, ma perché questo mi dà la possibilità di pensare ad altri progetti in Himalaya o in Karakorum dove questo tipo di risposta del corpo è fondamentale. Ora ho un’altra prospettiva sulle possibilità del mio fisico e sulle prestazioni che posso ottenere. Nella prossima spedizione potrò tenere conto di questi dati, in modo da organizzarmi meglio.”, spega Horia.

La sua spedizione al Broad Peak è iniziata il 25 giugno e il 7 luglio l’alpinista era già al Campo 1, a 5600 m di altitudine, con l’austriaco Lukas Worle, incontrato al campo base. Il 13 luglio entrambi hanno raggiunto il Campo 3, a 7050 m, dove Horia si è preso un giorno di riposo prima di attaccare la vetta il giorno successivo.

Questa il decimo Ottomila per Horia che punta a diventare il primo rumeno a completare tutte le 14 vette più alte del Pianeta.