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4 Settembre 2023

Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Janja Garnbret e Adam Ondra vincono il Rock Master 2023. L’azzurro Michael Piccolruaz sul podio

Adam Ondra e Janja Garnbret, vincitori del Trofeo 2023 Rock Master. Fonte Newspower

La slovena e il ceco vincono come già nel 2016 e 2018

Spettacolo, successo di pubblico e adrenalina al Climbing Stadium di Arco (TN), dove venerdì il Rock Master, la competizione tra climber di altissimo livello più longeva al mondo,  ha festeggiato  la Special Edition.

Il ceco Adam Ondra ha eguagliato le vittorie dello spagnolo Ramòn Julien Puigblanque, ben 7 Trofei, mentre tra le donne ha dominato la slovena Janja Garnbret. Entrambi hanno vinto nuovamente come nel 2016 e nel 2018. Sono stati i più veloci in qualifica.

La gara sulla parete a strapiombo ha entusiasmato oltre quattromila spettatori che per la prima volta hanno varcato i cancelli della casa dello sport gratuitamente.

Le qualifiche hanno appassionato e l’atmosfera si è accesa sempre di più con l’avvicinarsi della finale.

L’azzurro Michael ‘Misha’ Piccolruaz era a un passo dalla finale. Piccolo revival nella semifinale assieme all’amico di sempre e compagno di allenamenti Jakob Schubert, ma quest’ultimo ha dimostrato di essere imbattibile staccando così il pass per la finale. L’altoatesino ‘Misha’ si è giocato la finalina con l’americano Jesse Grupper, Misha voleva salire a tutti i costi sul podio e quando ha raggiunto il top per primo si è calato mostrando un enorme sorriso. Tricolore dunque sul podio.

Michael Piccolruaz ITA, Rock Master 2023. Fonte Newspower

Finale ad alta tensione: da una parte lo scalatore numero uno al mondo, Adam Ondra, dall’altra la medaglia di bronzo olimpica Jakob Schubert. È partito forte l’austriaco, ma si sa Adam, che raccoglie risultati importanti sia sulle pareti artificiali sia sulla roccia, è un ‘diesel’ e ha incrementato il ritmo nella parte centrale, un po’ come era successo nella semifinale. Entrambi hanno spinto forte, il tifo del pubblico ha esaltato, e alla fine ha vinto l’unico e inimitabile Adam Ondra con un tempo da ‘urlo’ di 1.01.134 sotto gli occhi della moglie e del figlio Hugo. L’altro azzurro, Stefano Ghisolfi, è stato ‘bloccato’ dal combattivo Schubert, finendo poi sesto in classifica.

Adam Ondra, Rock Master 2023. Fonte Newspower

Quest’anno non è riuscita a staccare il pass per la finale la forte austriaca Jessica Pilz, la quale ha lottato per il terzo e quarto posto con il coltello fra i denti contro l’altrettanto forte e determinata Hanna Meul (GER). Prova potente da parte della Pilz che si aggiudica così un prezioso bronzo. Il momento clou è arrivato con la sorprendente finale tra la figlia d’arte Brooke Raboutou e la pluri campionessa Janja Garnbret, con all’attivo 40 vittorie in Coppa del Mondo. Janja sulla parete è solida, fluida, ma Brooke è un’esplosione di forza e ci ha creduto fino alla fine. Ha rischiato di eguagliare papà Didier, che ha vinto il Rock Master nel 1989, e mamma Robyn Erbesfield che lo ha vinto nel 1994. Però l’oro è finito al collo della ‘one and only’ Janja Garnbret.

Jania Garnbret, Rock Master 2023. Fonte Newspower

Eventi collaterali

La Special Edition è stata resa speciale anche dagli eventi pre-gara, come il racconto in compagnia del giornalista RAI Emilio Casalini, il quale è salito sul palco assieme alle leggende del passato Yuji Hirayama e Angela Eiter, e quelle di oggi Janja Garnbret, Adam Ondra e Stefano Ghisolfi. Poi c’è stato un altro momento leggendario: la consegna dei premi Arco Rock Legends ai giornalisti Emilio Casalini e Gianfranco Benincasa.

Spenti i riflettori sull’imponente parete Lead, gli atleti insieme al  pubblico hanno festeggiato con musica dal vivo e qualche brindisi.
“Questa Special Edition direi che è stata eccezionale, sia dal punto di vista spettacolare con la vittoria dei due più forti atleti del momento, ma soprattutto è stata un’edizione che ha visto nuovamente il pubblico delle grandi occasioni – ha dichiarato Stefano Tamburini, presidente del comitato organizzatore –  l’affluenza è stata veramente notevole, siamo intorno alle 4000 persone, un bel numero, ci ha fatto piacere vedere tanta gente assistere a questo evento che ormai ha caratterizzato la storia dell’arrampicata e della città di Arco”.

Oggi partono ufficialmente i lavori al Climbing Stadium. L’appuntamento è  per l’anno prossimo con la nuova parete Boulder.

Classifica Uomini

Classifica Donne