MENU

4 Dicembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

La guida Ignacio ‘Nacho’ Lucero e due suoi clienti dispersi sul Cerro Marmolejo

Ignacio Lucero in cima all’Ojos del Salado (6879 m), il vulcano più alto del mondo. Fonte facebook

L’ultimo contatto con i tre alpinisti argentini risale a mercoledì scorso, a 5.800 metri di quota

La nota guida alpina argentina Ignacio “Nacho” Lucero e due suoi clienti, risultano dispersi da mercoledì sul  Cerro Marmolejo, al confine tra Cile e Argentina, nella Cordigliera delle Ande. L’ultimo segnale registrato dal GPS di Lucero, risale a mercoledì scorso, a 5.800 metri di quota.

Membro di un team di sei persone (due guide e quattro clienti), Lucero stava tentando di raggiungere la vetta del remoto vulcano attraverso la via normale, sul versante Ovest della montagna, in territorio completamente cileno. Secondo le poche informazioni disponibili, divulgate dalla stampa locale, la squadra si  è divisa: la guida Pablo Buchbinder e due clienti hanno rinunciato alla cima e sono rientrati al Campo Base in sicurezza. Lucero ha proseguito con i compagni argentini Raul Espir e Sergio Berardo.

Non ricevendo più notizie, la famiglia dell’alpinista ha lanciato l’allarme.

Buchbinder, l’altra guida, ha riferito che le condizioni sul Marmolejo erano difficili. I forti venti avevano spazzato via la neve in molti punti, lasciando crepacci aperti.

Cerro Marmolejo (6.108 m)

Con i suoi 6.108 metri, il Cerro Marmolejo è il Seimila più meridionale della Terra. E’ una delle montagne più alte della Cordigliera delle Ande.

Il vulcano è noto tra gli alpinisti per il lungo e faticoso avvicinamento attraverso l’Estero Marmolejo (un affluente del fiume Maipo) e per la sua bellezza paesaggistica dovuta all’enorme ghiacciaio e alla ripida parete Nord. Confina con l’Argentina ed è vicino al Nevado Piuquenes, anche se entrambi sono accessibili attraverso valli diverse. Secondo un sito specializzato, “raggiungere la cima del Marmolejo è un’impresa ardua e impegnativa in termini di capacità fisiche e di tempo, ma un luogo privilegiato da cui apprezzare la curvatura della terra e la vastità delle valli argentine”.

Cerro Marmolejo. Fonte:spondylus-chile.com

Lucero: un apprezzato e amato scalatore locale

“Nacho” Lucero  è una nota e amata guida alpina di grande esperienza, certificata dall’AAGM (Associazione argentina delle guide alpine) e dall’UIMLA (Unione delle associazioni internazionali delle guide alpine).

La storia di “Nacho” e del suo fedele cane Oro, morto nel 2021, è nota in tutto il mondo. L’alpinista, fu colpito da un ictus nel 2011 mentre tentava di scalare il Manaslu (8.163 m), in Nepal. Incredibilmente riuscì a scendere dall’ottava montagna più alta del mondo con le proprie forze, malgrado le gravi lesioni subite. Durante il suo recupero, l’assistenza del suo amato Oro, un bellissimo cane trovato per caso a Mendoza, fu fondamentale per lui. Oro divenne  il suo fedele compagno di cordata e scalò l’Aconcagua ben 4 volte. Purtroppo,  morì nel 2021, lo stesso anno in cui nacque il primo figlio di Lucero.

Due anni fa, sul Broad Peak, la guida argentina lasciò con il fiato sospeso la comunità alpinistica quando,  lasciato il Campo 3 per la vetta in condizioni rischiose,  scomparve per due giorni. Tuttavia, ritornò sano e salvo al Campo Base.

Fernanda, la moglie di Lucero, è attualmente in Cile per seguire da vicino le ricerche.

Oro e Ignacio Lucero. Foto arch. I.Lucero

Le ricerche

Le ricerche sono in mano al Grupo de Operaciones Policiales Especiales (GOPE)  dei Carabineros de Chile. Il GOPE è composto da personale altamente qualificato, con un’ampia esperienza e una conoscenza dettagliata dell’area piuttosto complessa, non solo per la geografia e l’altitudine ma soprattutto  per le difficili condizioni meteo.
Purtroppo le operazioni sono ostacolate dai forti venti.

Sabato 2 dicembre, gli elicotteri del Gruppo di Forze Speciali del Cile hanno perlustrato l’area e, in uno dei sorvoli, i soccorritori sono riusciti ad individuare tende e materiali, presumibilmente appartenenti alla squadra argentina, ma nessuna traccia degli scalatori.

Un elicottero si starebbe concentrando sulla via, mentre una pattuglia speciale dovrebbe raggiungere via terra i 5.800 metri di quota, l’area da dove è pervenuto l’ultimo segnale GPS.

Al momento, si fanno due ipotesi sull’accaduto. La prima è che alcuni, o tutti i membri del gruppo, possano essere caduti in un crepaccio. La seconda, è che le cattive condizioni meteo possano aver costretto il team ad intraprendere una via alternativa di discesa, attraverso il versante argentino della montagna.