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5 Ottobre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

L’alpinista polacco Michal Ilczuk perde la vita in Pakistan

Michal Ilczuk. ©Michal Ilczuk/instagram

Si è concluso tragicamente il tentativo di scalare la cima inviolata del Dhi Sar. Il trentenne è morto sulle pendici della montagna. Salvato il connazionale Jakub Bodganski

I polacchi Michał Ilczuk e Jakub Bogdański avevano esplorato la valle di Shimshal, nel nord del Pakistan, già lo scorso anno, per tentare di scalare il Dhi Sar (6.340 m ca.), nella regione del Gilgit-Baltistan, ma si erano fermati a quota 5950 metri.

I due sono ritornati in Karakorum quest’anno per ritentare la vetta, ancora inviolata.
Accompagnati da una guida locale, hanno raggiunto il campo base della montagna e hanno rimandato al  villaggio (ad una giornata di cammino dal CB) la guida, che sarebbe dovuta tornare dopo  tre giorni  per riportare indietro i due alpinisti.

Secondo quanto reso noto dal Club alpino del Pakistan (ACP),  Jakub e Ilczuk hanno deciso di attaccare la parete Sud, quella tecnicamente più dura. Il 1° ottobre, durante la scalata, a quota 5800 m, Ilczuk è precipitato. “Il suo partner Bodganski ha chiesto aiuto tramite telefono satellitare alla sua compagnia di trekking in Polonia che ha contattato l’ambasciata polacca a Islamabad e lanciato un’operazione di salvataggio”, ha riferito un responsabile della Shams Alpine Tour Company.

A guidare il team di soccorso di 7 membri, l’alpinista pakistano Shaheen Baig. La squadra ha raggiunto Bodganski (nella foto), che era riuscito  a scendere e lo la riportato al campo base e successivamente all’ospedale di Gilgit con un elicottero dell’esercito. Sfortunatamente, il suo compagno di cordata non è sopravvissuto.

Jakub Bogdański-fonte-Heaven Quester/facebook

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