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30 Luglio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Latok I. In arrivo due russi: un pilota e un alpinista di esperienza, per il salvataggio di Gukov

Alexander Gukov

L’unica possibilità di salvare l’alpinista russo bloccato a 62oo metri, sembra una Long Line con l’elicottero

Gli elicotteri sabato 28 luglio, hanno raggiunto il campo base di Latok 1, ma le condizioni atmosferiche hanno  impedito qualsiasi tentativo di salvataggio.

Al CB del Latok, ci sono cinque forti alpinisti, tra cui lo sloveno Aleš Česen.
Hervé Barmasse e David Goettler, negli ultimi  giorni sono rimasti in attesa che l’elicottero li prelevasse dal campo base dei Gasherbrum per partecipare alle operazioni di salvataggio ma il cattivo tempo lo ha impedito. Il loro intervento, attualmente,  sembra escluso; dovrebbero, pertanto, continuare il loro tentativo sul Gasherbrum IV.

Si spera in un miglioramento meteo oggi. Ora gli elicotteri si trovano  attualmente nella base militare più vicina al campo base del Latok 1.

Tutti gli alpinisti escludono la possibilità di scalare la montagna dal basso per salvare Alexander e concordano sul fatto che l’unica possibilità di salvataggio sia attraverso una Long Line dall’elicottero.

Anche ieri mattina (domenica 29 luglio), il maltempo al CB (nuvole basse e neve) ha impedito la partenza degli elicotteri. Il piano è quello di sfruttare la prima finestra di bel tempo per fare atterrare gli elicotteri al campo base. Una volta lì sarà molto più facile tentare il salvataggio nella successiva finestra di bel tempo, anche se breve.

Al CB del Latok 1 ci sono 5 forti alpinisti

Al campo base del Latok I ci sono gli alpinisti russi Viktor Koval e Konstantin Markevich (quest’ultimo ferito da una caduta di pietre) e una spedizione slovena formata da Aleš Česen, Luka Stražar e Tom Livingstone.
Il tempo al Gasherbrum è migliorato e l’elicottero potrebbe prelevare Hervé Barmasse e David Goettler, ma sembra che il loro aiuto, al momento, sia escluso considerata la presenza di altri forti alpinisti al CB del Latok.

I piloti pakistani hanno consultato anche il pilota italiano Maurizio Folini, con molta esperienza nel soccorso in montagna e nei salvataggi con Long Line. In Pakistan, gli elicotteri militari purtroppo non sono abituati a questo tipo di operazioni, che è invece una prassi in Nepal e, soprattutto, in Svizzera, dove è ampiamente utilizzato.

Sembra che la Long Line  sia l’unica possibilità di salvare Gukov. L’alpinista si trova in un punto del Latok 1 molto complicato (a circa 6200 metri), dove è difficile e pericoloso calare un team di salvataggio. Il piano è complesso e rischioso per entrambi i piloti e per Alexander. Se le condizioni  meteo non consentiranno per il momento la Long Line, la squadra di soccorso ha considerato di far arrivare a Gukov cibo, gas e un telefono satellitare.

Due russi, un pilota di grande esperienza e un alpinista, sono in volo per Islamabad

Intanto, mountain.ru ha reso noto che sono in volo per  Islamabad il pilota russo Arseni Boldyrev e l’alpinista Denis Provalov. Parteciperanno alle operazioni di salvataggio del connazionale.

Nel frattempo, secondo quanto pubblicato da Desnivel, sembra che Alexander Gukov (che sta esaurendo la batteria che gli permette di comunicare) sia  stato in grado di montare la tenda su una piccola piattaforma.

La Federazione russa di montagna ha, inoltre,  aperto un conto per raccogliere fondi per il salvataggio, poichè il denaro che Alexander e Sergey avevano a disposizione è praticamente esaurito.

Alexander Gukov stava tentando di scalare il Latok I dal Pilastro Nord con Sergey Glazunov. Il 25 luglio, a 6975 metri di quota, cioè a meno di 200 metri dalla cima, entrambi hanno deciso di tornare indietro. Glazunov è deceduto, precipitando dalla montagna, in fase di  discesa.