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29 Settembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Manaslu (8.163 m): Allie Pepper in vetta senza l’ausilio di O2 supplementare

Mingtemba Sherpa e Allie Pepper. Fonte SST

L’alpinista australiana ha raggiunto il vertice insieme alla guida nepalese Mingtemba Sherpa

L’australiana Allie Pepper ha scalato con successo la vetta principale del Manaslu (8.163 m) senza l’ausilio di ossigeno supplementare.  Lo rende noto l’agenzia Seven Summit Treks. Pepper ha raggiunto il vertice dell’ottava vetta più alta del mondo insieme alla guida nepalese Mingtemba Sherpa.

Pepper e Mingtemba hanno terminato le rotazioni di acclimatazione  il 22 settembre. “Siamo stati favoriti da condizioni meteo fenomenali…” aveva commentato in un post di aggiornamento. “Abbiamo trascorso una notte al campo 1 poi una notte al campo 2. Tra quei campi si svolge la scalata più interessante. Poi c’è stata una breve escursione di 2 ore al campo 3 a 6640m. Abbiamo trascorso due notti lì e abbiamo fatto una salita di acclimatazione a 7160m. La nostra seconda notte è stata un po’ dura in termini di sonno. Ma mi sono sentita davvero bene durante la nostra escursione fino a oltre 7000m.”

Dopo un recupero di due giorni al Campo Base, i due hanno lanciato la loro spinta al vertice, conclusasi con successo.

L’alpinista australiana, che  ha trascorso circa 3 anni  sulle Ande prima di decidere di tentare le ‘Grandi Montagne’ dell’Himalaya, ha scalato il suo primo Ottomila nel 2007, il Cho Oyu (8.188 m), in Tibet, senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Ha conquistato  l’Everest (8848 m) nel maggio 2011 e l’antecima del Manaslu (8.159 m) a maggio 2012. Nell’aprile 2022 è diventata la terza persona di nazionalità australiana a scalare l’Annapurna I (8.091 m), considerata la più pericolosa di tutte le quattordici vette di 8000 metri.
Pepper ha tentato anche l’Everest, il Lhotse e il Makalu senza ossigeno supplementare.
Il 24 maggio scorso ha raggiunto quota 8.450 metri sull’Everest, senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Manaslu, settembre 2023. Fonte Allie Pepper

 

Dietrofront di Marco Farina a 7300 metri di quota

Purtroppo, problemi intestinali hanno costretto Marco Farina, guida alpina e maestro di alpinismo della Società Guide di Cogne, a rinunciare alla vetta del Manaslu.

L’alpinista valdostano lo ha comunicato così sulla sua pagina facebook:

“Dopo 10 anni son ritornato al Manaslu… Il Nepal regala sempre grandi emozioni e a volte grandi influenze intestinali (nei giorni di riposo al campo base, invece di riprendere le forze, ho perso quel poco che avevo… Ho provato a dare tutto ma il dietrofront è arrivato a 7300m) Va be.. dispiaciuto si, ma allo stesso tempo contento di aver rivisto luoghi incredibili come Samagaun, villaggio alla base della montagna dove si respira un’aria di altri tempi. La gita continua verso monasteri ecc..”

Manaslu, spedizione autunnale 2023. Foto Marco Farina Fonte facebook

 

Aggiornamento:
Fine della spedizione al Manaslu anche per Omar Bartoli, che rinuncia al suo secondo tentativo, dopo aver raggiunto i 7.442 metri di quota.

Lo scalatore italiano è partito da C3 (6670m), alle ore 18.33, convinto di arrivare in vetta. Le prime avvisaglie del tempo che cambia, a circa 7100m. Salendo le raffiche diventano più forti e frequenti. Entra in una tenda che trova sulla via di salita, a 7.442m alle 4.19 di mattina. Bartoli, decide di non proseguire. Rientra  al campo base alle ore 16.15 del giorno dopo.

“Ero partito con alcune persone che avevano l’ossigeno, ma presto sono rimasto indietro da solo – racconta sui suoi canali social –  Più di 9 ore per arrivare a quasi 7500m è tanto tempo; inevitabile arrivarci veramente stanchi. Inoltre per circa 9 ore sono sempre rimasto da solo al buio, con nessuno che mi facesse strada. Credo che un mio errore strategico importante sia stato non considerare l’utilizzo di C4, spezzando così in due la salita alla vetta. Ma reputavo impossibile per il mio corpo recuperare stando una notte intera a 7400m senza ossigeno supplementare. Se questo è stato il secondo tentativo, il primo? Il primo tentativo è finito in una lunghissima notte a quasi 7000m senza sacco a pelo…”

Il racconto di Omar in un video pubblicato sui suoi canali social