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27 Novembre 2023

Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

Matteo Della Bordella e Giacomo Neri liberano ‘Il Bombarolo’ (170 m, 8c) in Valle dell’Orco

Matteo Della Bordella e Giacomo Neri liberano ‘Il Bombarolo’ (170 m, 8c) in Valle dell’Orco, novembre 2023- Fonte facebook M. Della Bordella

I due scalatori italiani hanno aperto la linea in Valle dell’Orco due anni fa e ora l’hanno salita in libera in team

Matteo Della Bordella, alpinista molto prolifico,  ha appena comunicato di aver liberato la sua via più difficile dal punto di vista tecnico, “un vero gioiello, sul più bel granito della Valle dell’Orco”. La linea in questione  è stata battezzata “Il Bombarolo”. Si sviluppa su sei tiri per circa 170 metri,  e raggiunge una difficoltà massima di 8c.

“Recentemente ho avvertito una sorta di svolta nella mia arrampicata, tanto che il secondo tiro è passato da “impossibile” a effettivamente “fattibile” dopo circa 13 giorni di tentativi. Per questo propongo il grado 8c, ma come ogni prima salita è una proposta e va presa così”, ha commentato Matteo.

Il “Bombarolo” è stata aperta due anni fa da Matteo Della Bordella e da Giacomo Neri. Quest’autunno i due si sono dedicati alla sua libera, che hanno finalmente portato a termine sabato scorso in squadra.

Entrambi, hanno salito tutti i tiri consecutivamente in arrampicata libera. Matteo Della Bordella è stato il primo sulla Lunghezza 2, la più difficile, gradata 8c, mentre Giacomo Neri ha guidato gli altri cinque tiri (fino all’8a), lo stesso giorno.

La linea traccia un disegno particolare sulla parete.

“La via è stata aperta dal basso, scalando in libera tutti i movimenti durante l’apertura  e la perforazione con gli sky hook – ha precisayo Matteo sul suo instagramAbbiamo fatto un’unica eccezione in un solo punto (il tiro chiave) dove abbiamo posizionato un picchetto tra uno spit e l’altro. (È scritto nella topografia in modo che anche una ripetizione possa prenderlo e usarlo)”.

“Lo stile di apertura è un argomento molto importante per me, che da giovane mi sono ispirato ad arrampicatori come Rolando Larcher e Beat Kammerlander e ho adottato il loro stile aprendo le mie vie con Fabio Palma – ha aggiunto Matteo –  Al giorno d’oggi si vedono spesso vie aperte dall’alto, o con l’aiuto di spit o utilizzando altri tipi di accorgimenti… Credo sia importante dire come è stata aperta una via e non solo il suo grado massimo.”