MENU

27 Agosto 2018

Corsa in Montagna · Running · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Il mito della “Drei Zinnen Alpine Run” ritorna il 15 settembre

arch. Suedtirol Drei Zinnen Alpine Run

21^ edizione della gara conosciuta in tutto il mondo dagli appassionati di corsa in montagna

La Corsa Tre Cime è nata nel settembre 1998. 20 anni fa l’allora presidente del comitato organizzatore Ludwig Tschurtschenthaler sicuramente non avrebbe mai pensato di aver dato vita a una delle corse di montagna più amate e belle al mondo. Ogni anno 1000 atleti corrono nel cuore del Patrimiono Mondiale UNESCO su un percorso lungo 17,5 chilometri, che li porta da Sesto fino all’arrivo nei pressi del Rifugio Locatelli. Quest’anno la gara si corre sabato 15 settembre.

Ma proprio la prima edizione della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, in programma il 13 settembre 1998, era appesa a un filo, come ricorda Ludwig Tschurtschenthaler. “Quattro giorni prima della gara venne annunciato un peggioramento delle condizioni meteo con probabili precipitazioni nevose. Cominciammo a tremare: e se avesse cominciato a nevicare davvero? E se tutti i concorrenti si fossero ritirati? Il nostro contatto con l’aeroporto di Innsbruck, che ci teneva costantemente aggiornati sugli sviluppi meteorologici, era in allerta”, spiega Tschurtschenthaler.

E di fatto, la sera prima della gara, cominciò a piovere. “Noi tutti sapevamo bene cosa voleva dire: in quota stava nevicando. Sebbene molti atleti fossero già arrivati, non ci venne comunicata nessuna cancellazione: sembrava che tutti volessero essere presenti alla prima edizione della corsa, ad ogni costo, e ripensandoci oggi, tutto questo aveva dell’incredibile”, continua Tschurtschenthaler.

Neve in occasione della prima edizione

Fino a tarda notte Tschurtschenthaler e gli altri membri del comitato organizzatore si misero a discutere su come procedere. “Volevamo assicurare lo svolgimento della corsa ad ogni costo, anche se non sapevamo bene come. Erano molti gli aspetti da chiarire e le decisioni da prendere, soprattutto in merito alla sicurezza dei partecipanti e ai presidi di assistenza. Svegliandomi il mattino successivo, dopo una notte piuttosto agitata, quello che vidi guardando fuori dalla finestra non fu incoraggiante: tutto era ammantato da una coltre bianca. Alle otto, nuova riunione e la decisione definitiva: la corsa si sarebbe svolta comunque. Inviammo sul percorso un esercito di volontari armati di pale per liberare dalla neve i tratti più pericolosi”, sorride l’allora presidente del comitato organizzatore.

La partenza fu posticipata di un’ora. Ed incredibilmente il meteo migliorò di ora in ora. “Al termine della gara, l’entusiasmo era alle stelle e la gioia incontenibile. Tutto era andato per il meglio, ben al di là delle nostre aspettative. Il numero dei partecipanti, il folto pubblico e le emozioni rimarranno per sempre nei nostri cuori. Il suggestivo scenario delle Tre Cime imbiancate fu immortalato anche dai numerosi giornalisti presenti. Il sole aveva fatto capolino alle 11 in punto, accompagnando gli atleti per tutto il pomeriggio. Solo al termine della gara, il cielo si era rannuvolato”, spiega Tschurtschenthaler. E con questa prima edizione è nato il mito della Corsa Tre Cime.