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6 Luglio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nanga Parbat: Asif Bhatti e Israfil Ashurli salvi al Campo Base!

Nanga Parbat. Foto Mario Vielmo facebook

Missione di salvataggio conclusa!

Buone notizie dal Nanga Parbat. Asif Bhatti, colpito da cecità da neve lunedì scorso ai campi alti, è finalmente al sicuro al Campo Base.

Oggi, assistito dai due soccorritori Mohammed Younis e Fazal Ali, il pakistano ha attraversato le sezioni tecniche della montagna, sotto  Campo 2,  e ha raggiunto il Campo 1. Dopo una sosta, ha proseguito verso il Campo Base,  dove è appena arrivato.

Quattro giorni in quota con il maltempo

L’alpinista azerbaigiano Israfil Ashurli, che ha rinunciato al suo tentativo di vetta, è rimasto a fianco del pakistano aiutandolo a scendere da Campo 4 (7.300 m) ai campi inferiori, salvandogli la vita. Insieme, i due hanno impiegato 12 ore per percorrere la via tra il Campo 4 e il Campo 3 (6.800 m), un tratto che non richiede più di tre ore in circostanze normali. Alla cecità di Bhatti e ai tanti giorni in alta quota accumulati. si è aggiunto anche il progressivo peggioramento delle condizioni meteorologiche.

Intanto due membri dell’agenzia pakistana Blue Sky Treks & Tours – Mohammed Younus e Fazal Ali – salivano via terra dal campo base con rifornimenti e altro materiale di soccorso. Hanno incontrato gli scalatori in discesa tra il Campo 3 e il Campo 2 ieri sera. Fazal Ali e Israfil Ashurli hanno proseguito fino a C2, dove hanno atteso l’arrivo di Mohammed Younus e Asif Bhatti, avvenuto poco dopo. I quattro hanno trascorso la notte a Campo 2, secondo quanto reso noto da Naila Kiani, che  ha coordinato le operazioni di soccorso.

Esausto dopo tre notti insonni, questa mattina Ashurli è rimasto al Campo 2 un po’ più a lungo degli altri. Poi ha continuato la discesa da solo. Anche lui è finalmente rientrato  al Campo Base.

Fazal Ali, Israfil Ashurli, Asif Bhatti e Mohammed Younis. Fonte Karakoram Club

Salvataggio senza elicotteri

Il maltempo  non ha permesso agli elicotteri di alzarsi in volo per fornire ulteriore assistenza.

Erano stati mobilitati anche l’alpinista pakistano Sajid Ali Sadpara e il collega boliviano Hugo Ayaviri, esperti nei salvataggi ad alta quota. Putroppo le avverse condizioni meteo non hanno consentito loro di arrivare neanche  al CB del Nanga Parbat insieme ai piloti dell’Esercito pakistano.

Le altre notizie pubblicate sul salvataggio

Piloti dell’esercito pakistano con Hugo Ayaviri e Sajid Sadpara a Skardu. Fonte Hugo Ayaviri