Pobeda, estate 2021: deposito di Albert Kovacs e Peter Vitez. Fonte Hoparduc Expedicion-Sorozat

I due ungheresi costretti a rintrare al CB: qualcuno ha rubato loro un rampone

All’alba di ieri, 13 agosto, Albert Kovacs e Peter Vitez, impegnati sul Pobeda Peak per il ​​loro progetto Snow Leopard, hanno lanciato un altro tentativo alla vetta ma dopo 5 km – raggiunto il deposito –  hanno scoperto che qualcuno lo aveva saccheggiato e rubato un rampone. I due ungheresi sono stati costrietti a rientrare al campo base, dove ne avevano altri, ma intanto hanno perso un giorno di scalata.

Kovacs e Vitez,  che giorni fa hanno partecipato alle ricerche della scalatrice britannico-iraniana Mehri Jafari dispersa sulla montagna, speravano di raggiungere la vetta tra il 17-18 agosto.

Il team ha pubblicato anche un riassunto per immagini della spedizione:

“Ovviamente,  non si può mostrare tutto ciò che accade in una spedizione del genere attraverso le  foto e i video, ma si può dare un’idea. Scalare in montagna per diverse settimane prende sia il corpo che la mente. In un giorno, viviamo 4 stagioni. Iniziamo la mattina con un gelo intenso (-20), più tardi siamo esposti alla luce del sole cocente (+35).  Le scottature sul nostro viso rendono le nostre labbra scure nonostante l’abbondanza di crema solare (protezione 50). I nostri piedi sono gonfi poichè costantemente segregati negli scarponi. Beviamo sempre, nonostante ciò, ogni giorno si rischia la disidratazione. E’ necessario bere almeno 4-5 litri di liquido  a 5000 metri. Lo facciamo sciogliendo la neve – spiegano gli ungheresi –Tuttavia, è un mondo meraviglioso. Amo questo mondo  dove tutti i valori umani sono chiari. Esisti quando conosci te stesso e sai cosa puoi fare. Devi crederci per raggiungere il tuo obiettivo. Bisogna calarsi nello spirito della montagna, perché lui ha l’ultima parola. Si la cosa più importante è sapere quando rinunciare. Questa montagna quest’anno ha dimostrato di essere impietosa a chi l’ha sottovalutata.[…]. Non basta essere in una buona posizione per l’attacco al vertice. Devi avere la forza e il tempo pe farlo, devi tornare in tempo alla tenda-rifugio ed essere forte per scendere dalla montagna. Scalare una montagna non è difficile, lo è scendere.”