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5 Novembre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Presto solo veicoli elettrici al campo base dell’Everest in Tibet?

Foto: Stefan Nestler

La prossima primavera, gli alpinisti sul versante Nord dell’Everest (tibetano), potrebbero essere accompagnati al campo base con mezzi elettrici

A partire dal 2018, i veicoli di trasporto non eco-compatibili saranno banditi dal campo base del Monte Qomolangma, noto al mondo occidentale come Monte. Everest.

E’  il progetto ambientale del governo tibetano, secondo quanto riportato dai media  cinesi.

Un po’ allla volta, tutti i veicoli senza motori elettrici dovrebbero, infatti, essere banditi dal campo base per ridurre l’inquinamento atmosferico. “In alta stagione, il campo accoglie in media dai 200 ai 400 veicoli al giorno”, ha riferito  Tang Wu, direttore della Tibet Tourism Development Commission. “Il campo riceve mediamente 20.000 veicoli ogni anno.”

Circa 2,26 tonnellate di rifiuti organici, una tonnellata di rifiuti alpinistici e altre 5,24 tonnellate di altri rifiuti  sono stati rimosse dalla vetta più alta del mondo da aprile. Altre 8 tonnellate, tra 5.200 metri e 6.500 metri.

Più di 100.000 visitatori all’anno

Il campo base cinese, che può essere raggiunto attraverso una strada asfaltata, è diventato sempre più un’attrazione turistica. Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, nel 2017 oltre 100.000 persone hanno visitato il punto di partenza delle spedizioni sull’Everest, sul versante Nord della montagna. È ovvio che così tante persone producono molti rifiuti. Il governo ha incaricato anche un’azienda di mantenere pulita l’area tra il campo base cinese a 5.200 metri e il campo base avanzato a 6500 metri di distanza.

Resta da vedere se il progetto relativo alle auto elettriche sarà davvero implementato.

Altri progetti per il 2019

Quasi due anni fa, si era sparsa la notizia che entro il 2019 sarebbe stato costruito a Gangkar un centro di alpinismo dell’Everest, delle dimensioni di dodici campi da calcio,  noto anche come Old Tingri, con alloggi e ristoranti per alpinisti, una base per il soccorso in elicottero, uffici per gli operatori delle spedizioni, officine di riparazione per auto, motocicli e biciclette, nonché un museo di alpinismo. Dopo di che, non si è più saputo niente  in merito.

Voci indicano che dal 2019 dovrebbe essere attivato anche il servizio di salvataggio in elicottero sul versante Nord (tibetano) dell’Everest. La scorsa primavera, i piloti cinesi e quelli nepalesi hanno lavorato in sinergia per le ricerche del climber bulgaro Boyan Petrov,  scomparso sullo Shisha Pangma in Tibet. Sfortunatamente, la ricerca non ha avuto successo, ma l’operazione di salvataggio potrebbe servire da modello per la più alta di tutte le montagne.

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