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27 Marzo 2019

Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

Ricerca scientifica in Himalaya. Baker Perry guida il team NatGeo sull’Everest. John All ritorna per le ricerche sul clima

Alpinisti a quota 6500 metri sull’Everest. Foto: Ronnie Muhl

Due team di scienziati sull’Everest in primavera per effettuare ricerche in quota nella regione alta dell’Himalaya.

Sarebbero almeno due i team impegnati in questa stagione,  non solo ai piedi del “tetto del mondo”, per condurre ricerche scientifiche sull’alta catena dell’Himalaya.

A confermarlo, diverse fonti a Kathmandu. National Geographic ha organizzato una spedizione di scienziati sul Monte Everest. A guidarla, L. Baker Perry,  professore in geografia  all’Appalachian State University. Sette i membri del team, che sarà sul tetto del mondo per  ricerche scientifiche su vari fronti, tra cui: precipitazioni, neve e ghiaccio, interazioni tra ghiaccio e clima e impatto dei cambiamenti climatici. Oltre a realizzare un documentario, il team di NatGeo sta anche pianificando di allestire diverse stazioni meteorologiche nella regione dell’Everest per studiare la meteorologia in alta quota. Del progetto di ricerca scientifica farà parte il noto scalatore americano Peter Athans. Si legge su THT.

La NatGeo Everest Science Expedition lavora a stretto contatto con la facoltà del Tri Chandra College per le ricerche in alta quota in Himalaya. I dettagli della spedizione NatGeo dovrebbero essere rivelati tra un paio di settimane.
L’anno scorso, Perry aveva guidato una spedizione in Perù per mappare il ritiro del ghiacciaio ed effettuare altre misurazioni atmosferiche.

Ma Perry non sarà l’unico sull’Everest.

Foto arch. Mountain Environments Research Institute, Western Washington University: Prof. John All

Anche il fondatore del Mountain Environments Research Institute della Western Washington University, il prof John All, condurrà una spedizione sull’Everest nell’ambito dell’Everest Environments Expedition progettata dal programma American Climber Science in collaborazione con il MERI.

“Durante la spedizione, il team raccoglierà dati per verificare come gli ecosistemi in quota rispondano  ai cambiamenti climatici; si occuperanno anche di analizzare come l’inquinamento atmosferico e il deposito delle polveri influenzino i ghiacciai e il loro tasso di fusione”, ha riferito il prof. John, che studia il cambiamento climatico in aree remote.

Studenti dell’Università del Colorado e della Western Washington University collaboreranno con studenti del Nepal  per studiare come i cambiamenti climatici abbiano influenzato la vita delle comunità himalayane sulla via per  l’Everest e Lhotse, ha aggiunto.

“Due membri della spedizione cercheranno di scalare l’Everest mentre altri tre membri la vetta del Lhotse, per prelevare campioni per il nostro progetto di ricerca”, ha precisato, aggiungendo che i dati saranno comparati con quelli simili,  raccolti nella Cordillera Blanca (Perù) e  i dati acquisiti nel 2009 dal Monte Everest.

Da segnalare che durante una scalata in Nepal nel 2014, All fu vittima di due eventi  che gli cambiarono la vita. Nel primo, una valanga travolse  parte della sua squadra sull’Everest, provocando diversi morti. Poche settimane dopo, cadde in un crepaccio profondo 70 piedi sul Monte Himlung durante la ricerca scientifica ad alta quota. All si fratturò 15 ossa – tra cui 6 vertebre – si lussò gravemente una spalla. In qualche modo, con un solo braccio, riuscì a scalare completamente le pareti di ghiaccio strapiombanti.