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28 Settembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Sirbaz Khan lancia la spinta alla vetta del Dhaulagiri (8.167 m)

Il pakistano Sirbaz Khan. Fonte: facebook, spedizione al Dhaulagiri, autunno 2021

Sirbaz Khan: “È ora di izzare la bandiera verde in cima al Dhaulagiri per la prima volta nella storia…”

Ieri 27 settembre, il pakistano Sirbaz Khan  ha lanciato la sua spinta al vertice del Dhaulagiri (8167 m), la settima montagna più alta della Terra. E’ membro del team incaricato di fissare le corde.
Prima della partenza dal campo base, ha postato quanto segue:
“Ancora una volta, è ora di rappresentare il Pakistan sopra la zona della morte. È ora di guadagnarsi il rispetto e l’onore che merita la comunità alpinistica pakistana. È ora di izzare la bandiera verde in cima al  Dhaulagiri per la prima volta nella storia…”

Sirbaz è il primo pakistano a tentare il Dhaulagiri. In caso di successo, diverrebbe il primo alpinista del suo paese ad aver scalato nove Ottomila.

Dhaulagiri. Fonte: SST facebook

Il racconto dei suoi precedenti Ottomila

In attesa di aggiungere anche il Dhaulagiri al suo elenco di conquiste, lo scalatore pakistano racconta  le sue precedenti esperienze su Nanga Parbat, K2, Lhotse, Broad Peak, Manaslu, Annapurna, Everest e Gasherbrum II.

Nanga Parbat
Il Nanga Parbat nel 2017 è stato speciale per un sacco di motivi. Prima di tutto, scalare il primo 8000  è un  sogno per qualsiasi alpinista. Diventa ancora più grande quando si tratta della famigerata ‘Killer Mountain’  e anche perché è stata la prima salita autunnale del Nanga. È stata anche la mia prima vetta di 8000 m con Ali bhai (Muhammad Ali Sadpara). Abbiamo condiviso grandi momenti sulla montagna. Era il quarto vertice di Ali Bhai.
C ‘ è qualcosa di diverso in quella montagna. Ti attrae come la forza di gravità e tutte le storie da favola sembrano vere in quel momento.
K2
K2 è il re delle montagne. Tutti quelli che lo hanno visto con i propri occhi saranno d’accordo. Negli ultimi 17 anni, sono andato al K2 almeno una volta l’anno. E poi scalare il K2 è considerato il più grande trofeo in alpinismo. La Piramide Nera, il Camino, il Collo i Bottiglia, ecc. sono alcune delle sezioni più difficili da scalare al mondo. Ho raggiunto la cima del K2 mentre lavoravo con la spedizione giapponese. È stata una spedizione molto  complessa. Ci siamo acclimitati bene e anche la nostra pianificazione era abbastanza buona. Kako Fazal (Fazal Ali Shah), che faceva parte anche della stessa spedizione, diventò il primo a scalare il K2 tre volte, senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Grande traguardo!
Lhotse
La spedizione al Lhotse nella primavera del 2019 è stata un’esperienza agrodolce. È stato un successone poiché sono diventato il primo pakistano in vetta al Lhotse, ma allo stesso tempo non ho potuto tentare la spinta al vertice dell’Everest, anche se l’avevo il permesso. In realtà, mi ho subito dei congelamenti durante la spinta al vertice del Lhotse. Quando sono rientrato al campo base, il dottore che mi ha visitato  mi ha raccomandato di non  partire per l’Everest in quel momento. Se ci fossi andato, avrei perso  il piede. È stata una decisione molto difficile da prendere ed è per questo che la forza mentale è davvero importante nell’alpinismo. A seguito dei congelamenti, Kilu Sherpa è sceso con me fino a C4, e si è preso cura di me come un fratello. Non lo dimenticherò mai.
Broad Peak
Il Broadpeak è una montagna impegnativa. Vedo molti giovani alpinisti che la scelgono come la loro prima spedizione su un Ottomila. Penso che non sia la scelta giusta. In Pakistan dovrebbero scegliere il Gashebrum 2 e in Nepal il Manaslu. La nostra spinta al vertice sul Broad Peak è durata 25 ore, la più lunga per me su qualsiasi montagna.
Manaslu
A differenza del Broad Peak, il Manaslu sembra molto più difficile di quanto lo sia davvero,  tecnicamente parlando. Ha molta neve, neve profonda, il che rende la scalata molto dura.
Il Manaslu, conosciuta come ‘La montagna dello spirito’, ha un aspetto imponente ma bellissimo, specialmente visto da Samagao (villaggio). Ho dei bei ricordi di quella spedizione, in cui ho condiviso la montagna con John Snorri e Ali bhai ( (Muhammad Ali Sadpara), chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stata la nostra ultima vetta di 8000 metri insieme. Ho incontrato anche Nims dai (Nirmal Purja) a Samagao durante il suo Project Impossible 14 x8000m. Ricordo la sua risposta a qualcuno che lo continuava a chiamarlo ′′Sir′′. Disse: ′′ Fratello, per favore non chiamarmi Sir. Ho un nome.” Grande ragazzi!
Annapurna
L’Annapurna è considerata una delle montagne più pericolose del mondo, e giustamente. Non ho mai visto così tanti seracchi pronti a cadere su nessuna altra montagna. Ma abbiamo fatto una grande spedizione. È stato un grande momento per la comunità alpinistica pakistana, poiché per la prima volta eravamo un team completamente pakistano  e abbiamo partecipato agli aggiornamenti delle notizie alpinistiche in tutto il mondo. È stato speciale vedere Abdul scalare la sua prima montagna di 8000 metri, lunga durata, devo dire. Nel complesso, il tempo impiegato in questa spedizione è stato per me il migliore avuto in qualsiasi altra spedizione. Un grande grazie a Kamran bhai e Saad bhay che hanno lavorato instancabilmente per far accadere tutto nel migliore dei modi.
Everest
Tutti i bambini del mondo conoscono  l’Everest, dopo tutto è la vetta più alta della Terra. Tecnicamente, non è stata una grande sfida, grazie agli incredibili Sherpa che rendono più facile scalarlo. Ma ho affrontato molte altre sfide, fuori dalla montagna; ho scalato l’Everest solo 26 giorni dopo l’Annapurna. È stata una spedizione speciale perché per la prima volta nella mia carriera alpinistica ho guidato una squadra internazionale. Il mio team includeva anche le 3 sorelle di Mingma bhai, tutte e tre hanno raggiunto la vetta  dell’Everest con successo. Tanto di cappello a queste coraggiose donne.
Gasherbrum II
Questa spedizione occupa un posto speciale per molteplici motivi. Ho organizzato e guidato io stesso tutta la spedizione. Un team di quattro membri, tutti pakistani, che includeva un noto scalatore Ali Raza Sadpara e due scalatori relativamente giovani, Naila Kiani e Sohail Sakhi. È stato un momento di orgoglioso quando tutta la mia squadra ha raggiunto il vertice con Naila che è diventata la prima donna pakistana a scalare una vetta di 8000 m in Pakistan. Apo Raza salì il G2 per la settima volta. È l’unico scalatore in tutto il mondo ad aver raggiunto la vetta del G2 ben 7 volte. Che leggenda!

Fonte: Sirbaz Khan/ facebook