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27 Febbraio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Stefi Troguet verso Everest e Lhotse con Nirmal Purja

Stefi Troguet. Fonte facebook

Dopo K2 e Manaslu nel 2022 e Nanga Parbat nel 2019, l’andorriana sfida il ‘Tetto del mondo’ e il vicino Lhotse. La scalatrice partirà per il Nepal all’inizio di aprile

Stefi Troguet sta per tornare in Himalaya per continuare la scalata delle 14 vette oltre gli ottomila metri senza ossigeno supplementare.
Dopo aver conquistato il K2 (8611 m) nel 2022 e il Manaslu (8163 m) e il Nanga Parbat (8126 m) nel 2019, l’andorrana ha ora messo gli occhi sulla montagna più alta della Terra, l’Everest (8848 m), e sul vicino Lhotse (8516 m), il quarto ottomila della lista.

Troguet sarà membro della spedizione di Nirmal Purja, alias Nims, con il quale ha già condiviso una scalata, e partirà per il Nepal all’inizio di aprile. Il suo obiettivo è raggiungere il tetto del mondo nella stagione pre-monsonica.

Dopo il trekking verso il Campo Base per acclimatarsi, i suoi sforzi principali si concentreranno sulla vetta dell’Everest e, se le condizioni meteorologiche e fisiche lo permetteranno, la scalatrice tenterà anche il Lhotse. “L’Everest è una super sfida, un progetto molto ambizioso e non sarà certo un obiettivo facile – ha dichiarato Stefi Troguet – Nel mio progetto l’ho sempre considerata come una delle ultime montagne che avrei scalato, ma alla fine le stelle si sono allineate in termini di attrezzature e finanze, e il fatto di poter contare ancora una volta sul supporto di Nims è fondamentale: era un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire”. Quindi, con molto entusiasmo, molta eccitazione e molto rispetto – stare a 8800 metri senza ossigeno [supplementare] incute in me molto rispetto – sto affrontando questa nuova avventura, passo dopo passo e giorno dopo giorno”.