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27 Aprile 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Tom Livingstone e Uisdean Hawthorn aprono “Fun or Fear”, dura linea mista in Alaska

Selfie di Uisdean Hawthorn e Tom Livingstone

Nuova via di 1200 metri e 13 tiri sulla parete Est del Monte Jezebel in Alaska

Fruttuoso il viaggio di tre settimane in Alaska per Tom Livingstone e Uisdean Hawthorn: i due, nel mese di aprile, hanno aperto dopo due giorni di scalata, “Fun or Fear” (M6+, 90° e AI6 R), una nuova via di 1.200 metri e 13 tiri sulla parete Est del monte Jezebel (2880 m).

Scrive Hawthorn su Instagram: “Siamo tornati al campo base 46 ore dopo, profondamente soddisfatti e affamati.. abbiamo risolto mangiando alcuni involtini fritti alle 2 del mattino”.

I due alpinisti, prima, avevano cercato di aprire un’altra via sulla inviolata parete Nord, ma si sono ritirati dopo aver risolto diverse lunghezze e incontrato sul “camino” carichi di neve decisamente poco sicuri.

L’inviolata parete Nord del Monte Jezebel, Alaska. Fonte: tomlivingstone.com

“Uno dei miei punti deboli è che sono sempre entusiasta dei progetti. Se c’è un’opportunità, qualche opzione, cerco di coglierla “, ha scritto Livingstone nel suo blog. “Ma in quel camino che scaricava  neve io non riuscivo a trovare la via, e neppure Uisdean… era un vicolo cieco “.

“Non c’erano più linee logiche e sicure sulla Nord – continua Livingston – così abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sulla parete Est del Monte Jezebel, piena di linee sorprendenti da esplorare.”

Fonte: tomlivingstone.com, parete Est monte Jezebel, Alaska

Il 6 aprile sono partiti per scalare una linea a sinistra della prima via salita in quella parete da Pete Graham e Ben Silvestre nel 2015.

Per  due giorni hanno scalato su terreni misti e superato i tratti cruciali. Racconta Livingstone: “Sull’ultimo punto chiave ho impiegato molto tempo.. ho scoperto – con orrore – che il ripido muro di ghiaccio che avevo intenzione di scalare era totalmente distaccato dalla roccia. La lastra di ghiaccio era staccata  cinque centimetri dalla roccia, come la buccia di una cipolla”.

Monte Jezebel, parete Est. Bivacco. Foto: Uisdean Hawthorn

Trascorsa la notte in un bivacco, la mattina dopo, verso le 12:30, hanno raggiunto la vetta nord-est con il cielo limpido e senza vento. “Sembrava un vero dono essere in un posto così speciale, dopo un’esperienza così gratificante e con un tempo perfetto. Tutte le incognite si erano chiarite. Abbiamo potuto rilassarci in cima, sederci e goderci le infinite vedute.”

Monte Jezebel, Alaska, Parete Est. Vicino alla cima. Foto: Uisdean Hawthorn

Fonte e approfondimento