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20 Dicembre 2014

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Solo un battito

Una strana canzone è nell’aria; non l’avverto con le orecchie e benché non sappia identificare con quale porzione del mio essere, sono certo non sia un udire.

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La voce del cantico del nord, in questo afoso inverno, arriva lontana, quasi un eco.
Le sue parole son nuove e non può esser un riflesso passato.

Anche questa notte è ancora giorno. Arrivato a casa tardi dopo la lotta professionale, devo ancora far una doccia calda e mangiar cena. Ho applicato la mia ricetta sistemica all’azienda di montagna che gestisco e sacrificando il mio tempo per il mio credo, ho ottenuto un +300% oggi è un +200% ieri… Soddisfacente e bello… ma le montagne sono lontane.

Così sta sera, per avvicinarle ancora, ho fatto altri 300 piegamenti, ho lavato il mio bucato a mano, pulito la casetta, e corretto le bozze del mio nuovo libro di ciaspole. Mi son impersonato alpinista, per chi può capirlo.
Fra poco sarò di nuovo libero, di certo dal tempo rubato ma non dai pensieri, e quindi essi devon esser già ora quanti d’infinito.

Son contento. Ho vissuto dapprima una notte magica con un amico

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E successivamente ho condiviso la voce di un altro fratello in un suo momento buio durato anni, poi mesi, e infine solo queste poche ore. Ha finalmente risolto i suoi arcani maggiori.

Questa mattina l’ho salutato con un buongiorno internettiano… dedicato all’alba senza ombre.
Alle quinte senza sipario in cui gli attori son se stessi e non ci sono personaggi, ma solo arte.

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A metà giorno ho incontrato una persona che aveva un odore che ricordava uno spirito a cui ero legatissimo.
Le ho chiesto il nome di quell’essenza, e ho scoperto la denominazione di una scelta. E di colpo era come aver guardato il mondo attraverso il vetro organico di una crisalide. Esser al di là di un sipario, voltati verso il mondo. Esser la brezza che riconosce i colori che dipartono dalle ali d’una farfalla.

2014-12-20 08.14.55

Due giorni or sono era il primo giorno di primavera.
Per me, nonostante ami appassionatamente l’inverno.

Ho voglia di librarmi.

Christian Roccati
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