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14 Marzo 2013

Senza categoria

TRA LA VITTORIA IN CASA E LA DELUSIONE IN RUSSIA

Quest’anno, per la prima volta, si è svolta una gara di Coppa del Mondo di Ghiaccio a Corvara di Passiria vicino a Merano, la mia città.

Dopo aver organizzato per diversi anni la ormai rinomata gara “Icefight”, la squadra della torre di ghiaccio di Rabenstein ha deciso di fare il passo successivo: la Coppa del Mondo.

Come favorita dicasa ero molto motivata per questa gara, ma ho sentito anche molta pressione; davanti al pubblico locale, amici e famiglia e dopo aver appena vinto il mio terzo titolo di campionessa del mondo non volevo deludere. Così sono partita un po’ nervosa come prima concorrente della giornata, con i molto freschi -13°C, per la via di qualifica.

Il pomeriggio seguivano le semifinali dove 8 ragazze hanno raggiunto il top della via, io come più veloce mi sono messa alla testa del gruppo; sono quindi dovuta partire ultima in finale, avevo sentito dall’applauso del pubblico per una concorrente che aveva fatto top e così ho dato tutto.

Ho scalato concentrata e, motivata dal tifo, sono arrivata fino in cima, chiudendo la viacon 30 secondi di vantaggio sulla Coreana Shin Woonseon. Sono felicissima per questa vittoria in casa, è stato un momento indimenticabile vincere davanti al “mio” pubblico.

A Busteni in Romania si è svolta la quarta tappa di Coppa del Mondo. Purtoppo qui la fortuna non mi era complice; in finale ho messo la mia piccozza in una presa nel tetto, e nel momento in cui l’ho caricata si è però staccata e sono finita al settimo posto.

Con ancora 23 punti di vantaggio sulla mia più grande avversaria, la Russa Maria Tolokonina sono partita ad inizio Marzo per la Russia. Dopo un viaggio lungo e stancante composto da due voli e una trasferta di 14 ore in treno, a Kirov ci aspettava una sorpresa: gli organizzatori russi avevano previsto di scalare due vie di qualifica invece che una.

Ho concluso queste vie al secondo posto, nonostante la stanchezza ed anche se indebolita dal vento freddissimo: anche in semifinale ero seconda dietro la Shin.

In finale invece sono partita nervosa, avevo problemi a battere i miei ramponi e dopo pochissimi movimenti sono scivolata, finendo ottava.

La delusione è stata grande. Analizzando le cose penso di essere stata molto stanca del viaggio e per le diverse notti con poco sonno e per questo motivo non sono stata capace di vincere il nervosismo. Ovviamente fa male quando un unico errore in tutta una stagione cancella tanto allenamento, tanta fatica e motivazione, e mi dispiace molto di non essere riuscita a difendere il primo posto in Coppa del mondo conquistato l’anno scorso e mantenuto per tutte le gare.

Sono comunque contenta di questa stagione, di sicuro molto buona ricordando il mondiale vinto e la vittoria in casa a Rabenstein.

Angelika Rainer