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23 Settembre 2013

Uncategorized · Christian Roccati

Un pezzo di me

Che curiosa serata è questa? Dopo così tanto tempo, mille impegni, situazioni, schemi, in cui pensi sempre di dover fare qualcosa per qualcuno, un istante di pensiero e ricavi qualche ora…

Sta sera mi mangio una pizza fuori da solo“; sarà poco o sarà tanto, per me è uno strappo alla regola al quale non sono abituato. E non vado nemmeno a piedi, prendo pure la macchina… lusso oggi!

Attraverso il bosco, e non essendo cappuccetto rosso non rischio alcunché, ed arrivo sano e salvo alla pizzeria, solo che la trovo chiusa. “E che sarà mai?“… so che esiste un locale qui in zona sempre aperto. Proseguo e niente… anch’esso sbarrato. “E che sarà mai?“…
Inverto la rotta, riattraverso il bosco, e salgo verso il colle. C’è un ristorante tipico, che fa cacciagione o cucina casalinga, certamente lì troverò… Chiuso! “Come chiuso?”

E adesso? “no… per la prima ed unica volta mi sono preso una sera tutta per me, non torno subito al lavoro“… E quindi via, ancora oltre… mi dirigo al più antico locale della vallata. Luci accese, “forse, forse“.

La cucina è chiusa“… Così esordisce la signora della locanda, ma poi mi guarda in faccia. Non ho nemmeno bisogno di provarci per esibire una faccia che farebbe intenerire il gatto di Shrek. “Venga, le faccio un secondo“.
In effetti io solo quello chiedevo… Sono anche fortunato.

Risultato? Mangio un brasato magnifico accompagnato con un vino toscano di contadino con uvaggio chianti… Strepitoso. Focaccia genovese dell’entroterra come pane, insalata e pomodori d’orto e acqua leggera.

Ricevo il prezioso regalo del racconto della storia della vallata dalle voci e dagli occhi del tempo. Per una volta i concetti di turismo ecocompatibile non li tiro fuori io, ma me li sento narrare… e dopo un caffé tostato e nero, mi fanno pure un prezzo da vero amico…
Ho inserito questo locale in una guida, come punto tappa, non ho davvero sbagliato.

Torno a casa e prima di ricominciare a lavorare bevo un dito di whisky scozzese di 31 anni. Direi che mi sono sfogato, ora ricominciamo volentieri a lavorare… ho il sorriso e tutto fila verso l’orizzonte! Buonamontagna!

Christian Roccati
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