Qualche tempo fa due persone di buon cuore, che subirono una perdita immane, incalcolabile, donarono ciò che restava di un ricordo, attrezzatura alpinistica di ogni genere, per una buona causa.
Prima che scoppiasse un nuovo conflitto, ero stato invitato dalla UISP a una spedizione alpinistico-umanitaria in Kurdistan, che purtroppo è appunto saltata. Tra le altre incombenze, avrei dovuto portare ai locali tali sussidi, utili per la loro evoluzione ed emancipazione turistica, oltre che per la personale salvaguardia.
Ho appena saputo che il grande sodalizio ha comunque veicolato il materiale che è arrivato in questi momenti a destinazione.
In quest’epoca è bello sapere che esistono ancora persone che non sono solo superficialmente impegnate con la propria persona, ma che hanno il cuore profondo, in grado di pensare agli altri e trasformare ogni lutto in nuova vita, come il ciclo biologico vuole, facendo qualcosa di davvero concreto che cambierà molte vite.
Un grazie di cuore a chi vuole rimanere anonimo e un grazie alla UISP, che dei grandi valori fa bandiera.
