
Invernale al Broad Peak: Campo 1. Foto: Don Bowie. Fonte: instagram
I forti venti e le basse temperature bloccano l’attività di Urubko e Bowie sull’Ottomila
“Siamo ancora tutti al Campo Base ad aspettare un incantesimo sul maltempo – scriveva ieri Don Bowie sul suo instagram – Nel frattempo, ecco un’immagine del nostro Campo 1.”
“Attualmente le nostre tende sono a Campo 2 – riferisce il canadese – non le lasciamo montate perché c’è una buona probabilità che i venti forti le danneggino, o peggio. Non è come in estate quando lasci i sacchi a pelo, il cibo e le attrezzature nei campi alti e poi ci ritorni più tardi. Ad eccezione delle tende, portiamo tutto giù dalla montagna ogni volta che usciamo, quindi riportiamo tutto su quando risaliamo.”
Venerdì scorso Urubko e Bowie sono saliti dal Campo Base (4850 m) a 6840 metri di quota, per poi scendere nuovamente al campo base. Una lunga giornata in cui hanno superato 2000 metri di dislivello in salita (e poi in discesa) “ma quando si prevedono alcune ore di bel tempo, a volte è necessaria una giornata di maratona per fare un po’ di lavoro”, continua Bowie.
Urubko e Bowie si sono spinti fino a 100 m sotto il Campo 3, prima di essere respinti dal forte vento e dalle basse temperature. Rientrati al Campo Base, sono in attesa della prossima finestra meteo favorevole.
Due giorni fa, Lotta Hintsa e Don Bowie hanno tentato di esplorare la cresta Babanov-Afanasyev ma sul ghiacciaio hanno trovato diversi ostacoli. Bloccati da crepacci che non potevano evitare o attraversare, e da enormi pareti di ghiaccio, sono rientrati alla base dopo 3 ore.