
Mehri Jafari. Fonte: instagram
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Una squadra di ricerca, composta da alpinisti volontari – Alex Stone, Albert Kovacs e Peter Vitez -, sono stati calati da un elicottero nella zona del Peak Pobeda (7.439 m), dove Mehri Jafari è stata vista per l’ultima volta.
Ricordiamo che l’alpinista iraniano-britannica, che risulta dispersa da mercoledì scorso, stava tentano il settimila in solitaria.
Ecco cosa raccontava Mehri in un post pubblicato su Instagram il 22 luglio scorso:
“Dopo tre giorni impegnativi, sono rientrata al campo base tutta intera… poi sono rimasta qui per due giorni a causa di forti e continue nevicate. Ho un piccolo infortunio alla mano destra (i ramponi fissi si sono rotti proprio quando ne avevo bisogno durante una difficile arrampicata su ghiaccio sopra una cascata spaventosa, attraverso un crepaccio).
L’arrampicata in solitaria dal campo base al primo campo del Pobeda è un’idea folle (da non fare per favore); ci sono crepacci spaventosi e centinaia di trappole e buchi nascosti sotto la neve profonda oltre a una grande valanga proprio sotto il primo campo. Ho avuto alcuni incidenti, inclusa una valanga. Devo dire che il mio fornello a gas era rotto e non ha funzionato dal primo giorno, quindi non potuto bere né acqua, né mangiare cibo per due giorni. Ma sono riuscita a fare una zuppa di neve (un po’ disgustosa), potete vederla in una delle foto… Aspetterò il bel tempo e una squadra in zona per continuare… fortuna che alcune squadre iraniane sono in zona con alcuni noti alpinisti; dal campo base, domani mi recherò al terzo campo del Khan Tengiri per l’acclimatazione. Presto pubblicherò altre foto. “
Amici e parenti hanno aperto una raccolta fondi per sostenere la missione di ricerca.
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Aggiornamento:
Albert Kovacs ha appena informato attraverso il suo Instagram che il team di soccorso non è riuscito a trovare Mehri Jafari. Ora è notte in Kirghizistan.