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25 Gennaio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale all’Everest 2021-2022: Kobusch racconta la complicata notte al Lho La

Jost Kobusch, invernale all’Everest 2021-2022. Fonte facebook

Kobusch: “Durante la notte, la tenda si è piegata completamente”… poi “Tutto è crollato”

Jost Kobusch, rientrato a Lobuche (5.000 m ca.), ha raccontato sui suoi canali social la lunga notte trascorsa in quota, al Colle Lho La (6.000 m ca.), in balia del forte vento.
Lo scalatore tedesco, ha pubblicato anche un ulteriore video, dopo quello del 23 gennaio scorso, per rendere meglio l’idea:

“Durante la notte, la tenda si è piegata completamente. Ho sentito lo schianto, i pali si sono rotti e hanno fatto un buco nella parete esterna della tenda. Tutto è crollato. L’unica opzione rimasta era strisciare fuori, rimuovere i pali e cercare di dormire un po’ in quel relitto. Devo dire che non ha funzionato molto bene… Il vento era così forte che sono stato fortunato a non essere tornato al campo base dell’Everest con la mia tenda come su un tappeto volante. Fortunatamente, gli ancoraggi da neve hanno tenuto bene. Ci sono cose peggiori! Tuttavia, alla fine, sono contento che tutto si sia andato per il meglio”.

Il 29enne sta affrontando la sua seconda spedizione all’Everest in solitaria, senza l’ausilio di portatori e di ossigeno supplementare. Il suo obiettivo minimo è arrivare a quota 8000 metri, il punto più alto mai raggiunto in inverno sulla Cresta Ovest, ed esplorare l’Hornbein Couloir. Nel suo primo tentativo in solitaria, effettuato sempre su questa via nel febbraio 2020, raggiunse un’altitudine di 7.360 metri ca..

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