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1 Maggio 2025

Cultura · Trento Film festival 2025

Trento Film Festival: il programma cinema del’1 di Maggio

Uno sguardo ai film da non perdere nella settima giornata di Trento Film Festival.

In Concorso, segnaliamo, in anteprima italiana, Muyeres” di Marta Lallana (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45): la storia appassionante di Constantina e Irene, fra le ultime depositarie della tradizione orale delle Asturie, storica regione della Spagna, fatta di canzoni, storie d’amore e conoscenze accumulate in più di cinquecento anni. Sempre fra i film in Concorso e sempre in anteprima nazionale, À qui le monde” di Marina Russo Villani e Victor Missud (Supercinema Vittoria, ore 19.15, alla presenza dei registi) è un documentario ambientato in Benin, dove la “gente dell’acqua” deve far fronte al “giacinto d’acqua”, una pianta galleggiante invasiva e dannosa che si riproduce ad una velocità vertiginosa soffocando il lago. Altra anteprima italiana, infine, per Imperfetto di Francesco Mattuzzi: un cortometraggio previsto nello stesso slot di À qui le monde e con la presenza in sala del regista, che narra la storia di Michele, un uomo solo in bilico fra desiderio e condanna. La sua “favela” è al contempo suo rifugio e prigione: mentre osserva gli “umanoidi” cerca amore fra gli annunci di giornale e nei boschi.

Per la sezione Anteprime, è in programma Biała Odwaga di Marcin Koszałka (Supercinema Vittoria, ore 21, alla presenza del regista e del protagonista). Il film narra la vicenda di Jędrek Zawrat, alpinista di talento cui piace vivere al limite ma che perde la donna di cui è innamorato, Bronka, perché data in sposa al maggiore dei suoi fratelli, Maciek.

Per la sezione Destinazione… Argentina, verrà proiettato Los delincuentes di Rodrigo Moreno (Multisala Modena, Sala 2, ore 14.30), film in cui l’impiegato di banca Moràn escogita un piano per liberarsi dalla monotona routine lavorativa: rubare abbastanza soldi per garantirsi un modesto pensionamento.

Per la sezione Orizzonti vicini, il cortometraggio Papillon di Francesca Bertin (Supercinema Vittoria, ore 14.45, alla presenza della regista) narra, in anteprima italiana, la vicenda di Alice, una biologa, intenta a mettersi sulle tracce di M49, l’orso bruno problematico che si aggira per la Valle dei Mocheni.

Fra le Proiezioni speciali, Il codice del bosco di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto (Multisala Modena, Sala 3, ore 18.45, alla presenza dei registi e di Alessandro Chiolerio, uno dei protagonisti) è un documentario, sempre in anteprima italiana, incentrato sul bosco inteso come esperimento musicale e visionario: il tutto nel cuore delle Dolomiti, dove l’uragano Vaia ha strappato milioni di alberi le cui radici giacciono capovolte come nervature scoperte. The Eiger Sanction – più noto al pubblico italiano come Assassinio sull’Eiger – è invece un film cult di Clint Eastwood (Multisala Modena, Sala 3, ore 21) cui il Trento Film Festival vuole rendere omaggio, a cinquant’anni dall’uscita nelle sale: un ex sicario, che ora lavora come professore, viene contattato da un’agenzia segreta del governo americano per assassinare due uomini in Svizzera.

Per la sezione Terre Alte, in anteprima nazionale, Histórias de contrabandistas di Agnes Meng (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.45, alla presenza della regista) racconta di un piccolo villaggio di frontiera fra Portogallo e Spagna, Tourém, che ha la reputazione di essere un autentico “nido di contrabbandieri” in quanto molti dei suoi abitanti erano coinvolti in passato in questo genere di attività. Altra anteprima italiana sarà quella de I nomi inventati dal cielo di Alberto Meroni (Supercinema Vittoria, ore 16.45, per la rubrica Cincontri), un film che racconta la ricerca del regista stesso, desideroso di recuperare in questo documentario la storia della famiglia Tomio, trasferitasi dall’Argentina a Pozzacchio. Una vicenda già scoperta nel 2001 dall’autore televisivo Paolo Taggi e ripescata proprio per scoprire dove siano finiti i membri di quella famiglia, alcuni dei quali presenti in sala insieme al regista, nel corso di questi (quasi) venticinque anni. Sempre per Terre Alte, La gruta continua di Julián D’Angiolillo (Multisala Modena, Sala 2, ore 19.45, alla presenza del regista e di Alberto Cotti, uno degli speleologi protagonisti), racconta la storia di un gruppo di esploratori italiana che segue le correnti d’aria per scendere nelle profondità della Terra.

INFO: Trento Film Festival

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