MENU

13 Maggio 2025

Hiking e Trekking · Walking · ELBEC · Events & Testimonial News

La nostra esperienza sulla Translagorai: natura selvaggia e consigli utili.

Vista da Forcella Colbricon.

La Translagorai è molto più di un semplice trekking: è un viaggio attraverso l’anima più autentica e incontaminata del Trentino. Il team di Elbec, quando ha deciso di affrontare questo percorso, sapeva che si metteva alla prova non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Si aspettava panorami mozzafiato e sentieri selvaggi, ma ciò che i componenti del gruppo hanno trovato ha superato di gran lunga ogni loro aspettativa.

Un’avventura selvaggia, lontana dai riflettori

Il fascino della Translagorai sta proprio nella sua essenza spartana. Lontana dai circuiti più battuti delle Dolomiti, questa traversata si snoda lungo un percorso di circa 70 chilometri, con dislivelli importanti, sentieri poco battuti e un numero ridotto di punti d’appoggio. Non è assolutamente una camminata adatta a tutti, ma proprio per questo rappresenta un’esperienza unica per chi cerca un contatto autentico con la montagna.

Durante il nostro cammino abbiamo imparato a gestire le difficoltà che abbiamo inevitabilmente incontrato: pioggia improvvisa, lunghi tratti senza acqua, bivacchi spartani, gestire la stanchezza dopo l’euforia del primo giorno, i dolori muscolari, qualche sbucciatura … È stato fondamentale pianificare ogni tappa con cura, considerando non solo i chilometri, ma anche il meteo, l’altitudine e soprattutto le nostre capacità tecniche e fisiche.

Nel blog di Elbec abbiamo raccolto alcuni consigli pratici per affrontare al meglio questo trekking: Translagorai tutto quello che non vi hanno mai detto. Si tratta di una guida utile per chi vuole intraprendere questo itinerario consapevole delle sue particolarità.

Equipaggiamento Translagorai: l’importanza di partire leggeri ma preparati

Uno degli aspetti più importanti per affrontare la Translagorai è scegliere bene cosa mettere nello zaino. Ogni grammo fa la differenza quando si passano giornate intere in cammino su terreno tecnico e irregolare. Abbiamo imparato che ridurre al minimo il superfluo è la chiave, ma senza rinunciare a capi essenziali che fanno la differenza in termini di comfort e sicurezza.

Tra questi, ci teniamo a consigliare vivamente l’uso di calze termiche tecniche come quelle del nostro marchio, Elbec, fondamentali per mantenere i piedi asciutti e protetti durante le lunghe giornate di cammino, anche in condizioni di freddo o umidità che non sono rari, a quelle quote sulla catena montuosa del Lagorai anche nei periodi estivi. I nostri piedi ci hanno ringraziato, e non è un dettaglio da poco su un itinerario così impegnativo.

Ovviamente anche scegliere le scarpe da trekking è un passo fondamentale, ma in quel caso la scelta è molto più complessa e dipende molto dalle caratteristiche che si preferiscono e dalla conformazione del proprio piede.

Se ci chiedessero di dare un solo consiglio vi diremmo ancora ed ancora di affrontare questo trekking leggeri. Se volete avere tutto il necessario per far fronte a tutte le evenienze non troverete mai uno zaino abbastanza capiente. Concentratevi sull’essenziale e a quel punto riducete ancora.

Ovviamente questa scelta necessita di programmare con cura il periodo e le tempistiche riducendo al massimo i possibili imprevisti.

tranlagorai

Bivacchi Translagorai, libertà e spirito d’adattamento

La maggior parte delle notti le abbiamo passate nei bivacchi, piccoli rifugi spartani ma accoglienti, immersi nella natura più pura. Qui abbiamo riscoperto il valore delle cose semplici: una zuppa calda dopo una lunga camminata, il rumore del vento tra i larici, il cielo stellato senza inquinamento luminoso. Dormire in bivacco richiede un buon sacco a pelo e spirito di adattamento, ma regala emozioni che non si dimenticano.

Alcuni tratti della Translagorai sono completamente privi di copertura telefonica e di segnaletica evidente. Per questo è fondamentale avere una buona mappa (noi abbiamo usato quella cartacea affiancata a un’app offline), conoscere il proprio orientamento e saper gestire piccoli imprevisti. Nella nostra seconda guida alla Translagorai abbiamo raccolto anche alcuni suggerimenti su come affrontare queste situazioni con serenità e preparazione.

Una guida esterna consigliata

Chi vuole approfondire ulteriormente tutti gli aspetti del tracciato – dalle varianti possibili, ai rifugi, alle difficoltà tecniche – può trovare utilissima anche questa guida dettagliata di Attila Dalla Palma. È una risorsa completa, perfetta da affiancare alla nostra esperienza personale per costruire un itinerario su misura.

Bivacco Coldose

In conclusione: la Translagorai, un’esperienza che lascia il segno

La Translagorai ci ha insegnato molto: sull’autonomia, sulla forza del gruppo e sul rispetto per l’ambiente. 

È un’esperienza che consigliamo a chi ama la montagna autentica, lontana dalle comodità e dal turismo di massa. Ma va affrontata con la giusta preparazione, un equipaggiamento adeguato e una buona dose di umiltà.

Per chi volesse mettersi alla prova in un trekking che è anche un ritorno all’essenziale, la Translagorai rappresenta una scelta affascinante e indimenticabile.

Per il resto possiamo solo sperare che la Translagorai mantenga la sua unicità e la sua “wilderness” e non venga trasformata in un business a vantaggio di operatori turistici e professionisti dell’outdoor mantenendo la sua peculiarità fuori dal sentiero tracciato.

INFO: Elbec

 

Comments are closed.