Un’impresa alpinistica tutta al femminile segna una nuova pagina nella storia dell’esplorazione patagonica. Angelina di Prinzio (Argentina), Paloma Farkas (California) e Catalina Unwin (Cile) hanno aperto una nuova via sulla parete ovest del Cerro Steffen, una montagna di 3300 metri immersa nel cuore remoto del Campo de Hielo Sur.
La linea, battezzata “Sincronía”, percorre 900 metri di sviluppo con difficoltà fino a WI4 e M4, e pendenze che toccano i 60 gradi. Si tratta della seconda salita conosciuta del Cerro Steffen e, soprattutto, della prima realizzata sulla sua parete ovest, un versante praticamente inesplorato.

Un progetto nato oltre un anno fa, quando le tre alpiniste — raccontano — hanno iniziato a sognare un’avventura condivisa, spinta dal desiderio di esplorare un terreno nuovo, severo e scarsamente documentato. Della parete avevano soltanto una fotografia e pochissime informazioni: una base minima per ideare logistica, attrezzatura, periodo della spedizione e persino il modo di attraversare il Lago O’Higgins, porta d’accesso a uno dei luoghi più isolati della Patagonia.
«Avevamo bisogno di questo — scrivono — di mettere in gioco anni di esperienza e passione per la montagna, e farlo tra donne, in un ambiente selvaggio, dove il margine d’incertezza è parte integrante dell’avventura. Pianificare una salita con appena qualche immagine è una follia meravigliosa, ma anche ciò che rende unico un progetto così».

Il nome scelto per la via, “Sincronía”, riflette lo spirito dell’impresa: una coincidenza perfetta di tempi, energie e obiettivi, resa possibile da un team affiatato e determinato a esplorare oltre i confini del conosciuto.

Action
















