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Il prestigioso riconoscimente viene assegnato annualmente ai più forti alpinisti e a coloro che, nella comunità alpinistica, si battono per la difesa dell’ambiente
L’American Alpine Club ha annunciato i Climbing Awards 2019.
Quest’anno un premio andrà anche al team composto da Denis Urubko, Adam Bielecki, Jaroslaw Botor e Piotr Tomala (membri della spedizione invernale polacca al K2), che lo scorso inverno ha effettuato l’eccezionale salvataggio dell’alpinista francese Elisabeth Revol sul Nanga Parbat.
Tra i premiati, due donne: la 26enne Brette Harrington, riceverà il “Robert Hicks Bates Award”, destinato alle giovani promesse. In passato è stato assegnato ad Alex Honnold, Tommy Caldwell, Chris Sharma, Hayden Kennedy, Sasha DiGiulian, Margo Hayes e Colin Haley. Tra le imprese più celebri della Harrinton, la salita in free solo di “Chiaro di Luna”, una impegnativa via di 750 metri sulla parete Nord dell’Aguja Saint-Exupéry, nel massiccio del Fitz Roy, aperta nel 1987 da Maurizio Giordani, Sergio Valentini e Rosanna Manfrini (prima donna in vetta al Cerro Torre).
“Premio alla carriera” (“Underhill”), invece, per Kate Rutherford. La Rutherford è stata selezionata dal comitato dell’AAC grazie alla sua impressionante lista di successi in tutto il mondo e per alcune importanti prime ascensioni in libera, tra cui !FreeRider” su El Capitan, “Moonlight Buttress” a Sion, e il “North Pillar” del Fitz Roy.
Gli altri riconoscimenti andranno a leggende dell’alpinismo statunitense come Jim Donini e Michael Kennedy e a Tom Hornbein, per l’impegno di una vita a sostegno dell’American Alpine Club.
Sarà premiato anche lo snowboarder Jeremy Jones per l’opera di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici. Nel 2013, Jones è stato nominato National Geographic Adventurer of the Year ed è stato definito “Champion of Change” dal presidente Obama.