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3 Febbraio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Giuseppe Vidoni, Richard Tiraboschi e Tommaso Vection aprono “Happy Birthday” sull’Aiguille de l’Évêque

Giuseppe Vidoni, Richard Tiraboschi e Tommaso Vection aprono Happy Birthday sull’Aiguille de l’Évêque, Massiccio del Monte Bianco, 28 gennaio 2023. Foto Giuseppe Vidoni

La via di ghiaccio e misto corre per mille metri sulla sua parete Sud

Il 28 gennaio 2023 Giuseppe Vidoni, Richard Tiraboschi e Tommaso Vection, hanno effettuato la prima salita di una nuova via di ghiaccio e misto battezzata ‘Happy Birthday’ (1000m, AI4, M6, ED) sulla parete Sud dell’Aiguille de l’Évêque (3.258 m), sul versante italiano del Monte Bianco.
L’Aiguille de l’Évêque, è una sorta di satellite delle Grandes Jorasses. Si affaccia sulla Val Ferret, proprio di fronte al rifugio Bonatti. È dalla Val Ferret che gli italiani hanno individuato questa linea che si snoda lungo un couloir.

“Dalla Val Ferret si può intuire, per scoprirlo bisogna solo “andare a vedere” – scrive Vidoni nella sua relazione – e così abbiamo fatto…”.

“Il 25 gennaio con un instancabile Richard Tiraboschi attacchiamo il Couloir che già dal primo tiro ci entusiasma, così continuiamo per altri 400 metri – racconta Vidoni –  A mezzogiorno circa, la temperatura si alza molto e il canale a causa dei pendii più in alto, inizia a scaricare così da costringerci a fermarci per tre ore in piedi e aspettare. Quando il sole cala riusciamo in sicurezza a scendere. Tre giorni dopo le temperature si abbassano e ripartiamo, troppo bello per non riprovarci. Questa volta siamo in tre, con noi anche Tommaso Vection.
Continuiamo così per altri 500 metri fino a concludere l’ultima balza di ghiaccio sotto un nevaio che si trova in prossimità della cresta. Da lì decidiamo di scendere con 19 doppie soste con 1 fix e chiodi.”

“Non trovando altre salite note del Couloir e non trovando materiale di passaggio in parete pensiamo sia una nuova via, cosa rara nel gruppo del Monte Bianco.”, conclude Vidoni.

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