
Invernale al Manaslu 2020-2021. Fonte: Simone Moro/facebook
La nuova via da C1 a C3 è quasi completata
Simone Moro, Alex Txikon, Iñaki Álvarez, Chhepal Sherpa, Kalden Phura Sherpa, Gelum, Namja e il team della spedizione indipendente nepalese formato da Tenji Sherpa e Vinayak Jaya Malla hanno unito le forze. Tenteranno insieme la salita invernale del Manaslu (8.163 m). Unendosi sono riusciti a superare i vari ostacoli che la via e la neve hanno presentato finora sulla montagna e finalmente iniziano a progettare un tentativo di vetta.
Com’era prevedibile, il freddo estremo, i forti venti e le nevicate hanno messo alla prova la pazienza degli alpinisti al campo base e aggiunto ulteriori difficoltà alla via. Ma un altro fattore si è aggiunto a sorpresa alla già complessa situazione. A circa 6.100 metri di altituine, tra C1 (5.750 m) e C2 (che di solito si installa a circa 6.400 m), un largo e profondo crepaccio ha bloccato gli scalatori sulla via normale. Gli alpinisti hanno cercato di evitarlo o di attraversarlo utilizzando delle scale, ma non è stato possibile.
Senza perdere tempo, Álex Txikon, Simone Moro e gli altri compagni di squadra hanno iniziato a lavorare su una possibile variante, attraverso una lingua di ghiaccio situata più a destra. Aprire la via è stato molto impegnativo, poichè gli alpinisti sono stati costretti a “nuotare nella neve quasi verticale”, secondo quanto affermato da Simone Moro. Alla fine sono riusciti a superare questo tratto incerto e a continuare a progredire in direzione Campo 3 (6800 m).
Pochi minuti fa, l’aggiornamento di Simone Moro:
Rimane il tratto fino al C3 (6.800 m ca.). Nonostante nessuno di loro abbia dormito oltre i 7.000 metri, il tentativo in vetta sembrerebbe molto vicino.

Manaslu, inverno 2020-2021. Illustrazione: Ana Azpilicueta, Foto: Alex Txikon