
Il gruppo in Valsassina, da sinistra: Nesbo, Perlotto, Calvi, Galli e Savonitto. Foto: Andrea Savonitto, fonte: facebook
Sessione di arrampicata in Valsassina per lo scrittore norvegese, in occasione del suo 57° compleanno. Con lui, un gruppo di amici italiani
Il norvegese Jo Nesbø, considerato uno dei più importanti autori di thriller contemporanei, ha festeggiato il suo 57esimo compleanno sulle montagne della Valsassina. Nato ad Oslo il 29 marzo 1960, l’autore de “Lo spettro”, successo planetario di enorme portata che lo ha inserito nel firmamento delle star letterarie, è anche appassionato di arrampicata e così, dopo aver scalato in Australia, Nuova Zelanda, Grecia, Thailandia e Borneo, nei giorni scorsi si è cimentato sulle pareti di casa nostra: lo Zucco dell’Angelone, la Pala Condor e il Sasso d’Introbio.
In Italia per promuovere il suo ultimo libro “Sete” (Einuadi), lo scrittore si è concesso una pausa per una sessione di arrampicata in compagnia di un gruppo di amici italiani con cui ha in comune la passione per la montagna: Andrea Savonitto (guida alpina), Franco Perlotto (alpinista), Giovanni Galli (climber) e Luca Calvi (interprete). Con loro anche Marina Morpurgo, giornalista e scrittrice milanese, appassionata di montagna.
Perlotto ha così commentato, sulla sua pagina facebook: “Andare in giro per falesie con Jo Nesbø, celebre scrittore norvegese di gialli best seller, musicista e soprattutto forte climber è stata un’esperienza inaspettata … Incaricato dal suo editore italiano Einaudi, ho conosciuto uno scalatore che sa affrontare il 7a a vista e al di là di ogni considerazione una persona di enorme sensibilità. Ho chiacchierato a lungo con lui del suo conterraneo Hans Christian Doseth, un suo amico, straordinario scalatore con il quale avevo avuto la fortuna di arrampicare alla fine degli anni settanta nella valle di Romsdal, in Norvegia. Ringrazio per avermi aiutato in questa esperienza Luca Calvi, in primis, il traduttore interprete dalle mille lingue e appassionato di scalate, Andrea Savonitto, guida alpina e geniale esploratore di pareti sperdute e Giovanni Galli un forte scalatore che mio malgrado non conoscevo. Un’avventura indimenticabile che mi resterà a lungo.”
Simonetta Quirtano