
Pangpoche&Manaslu Expedition 2019: François Cazzanelli. Fonte: facebook
Cazzanelli dal Manaslu: “Nei prossimi giorni saliremo al C3 dove passeremo la notte e solo allora potremo dire di aver completato il nostro acclimatamento”
Dal 14 settembre, al Manaslu (8.163 m) c’è anche la spedizione italo-svizzera composta da François Cazzanelli, Emrik Favre, Marco Camandona, Francesco Ratti e Andreas Steindl. A causa delle pessime condizioni meteo, gli alpinisti hanno abbandonato il loro tentativo sull’inviolato Pangpoche (6.620 m).
Cazzanelli, Favre e Camandona stanno completando l’acclimatamento sull’ottava montagna più alta del pianeta.
Dalla pagina facebook di Cazzanelli, il 17 settembre:
“Dopo aver passato la notte al C2 del Manaslu, con Marco Camandona – Alpinist & Mountain Guide ed Emrik Favre siamo saliti a quota 6500 mt. Ora siamo al Campo Base dove ci stiamo riposando. Nei prossimi giorni saliremo al C3 dove passeremo la notte e solo allora potremo dire di aver completato il nostro acclimatamento. La meteo è ancora instabile, ma vogliamo essere pronti in vista della prima finestra di bel tempo disponibile. E’ stata proprio la meteo sfavorevole a farci decidere di accantonare il sogno Pangpoche e di concentrarci sul Manaslu. Il paese di Samagaon, a soli 3500 metri, nostra base per questa montagna inviolata, era troppo basso per un acclimatamento adeguato in vista poi della salita al Manaslu. La spedizione continua”.

Pangpoche&Manaslu Expedition 2019: François Cazzanelli. Fonte: facebook
I piani iniziali
La spedizione, partita il 2 settembre, prevedeva di acclimatarsi tentando di raggiungere la vetta inviolata del Pangpoche (6.620 metri) in totale stile alpino, per poi proseguire al Manaslu, affrontandolo su due pareti: tramite la via Hajzer-Kukuczka del 1986 sul versante Nord-Est che attualmente risulta non ripetuta e sulla via classica puntando a battere il record di velocità. Approfondimento

team Pangpoche&Manaslu 2019- Fonte: MB