
Ben Nevis, marzo 2022. Fonte West Coast Mountain Guides/facebook
Le autorità scozzesi consigliano a chi si avventura in montagna in inverno e a inizio primavera, di prestare molta attenzione alle imprevedibili condizioni del tempo
Martedì 8 marzo 2022 uno scalatore di 28 anni è morto dopo una caduta di oltre 300 m mentre tentava di scalare il Ben Nevis (1.345 m), la vetta più alta del Regno Unito.
Il rapido cambiamento del tempo e i forti venti hanno messo in difficoltà anche i compagni di scalata.
Un contingente dell’esercito, impegnato ad arrampicare nelle vicinanze, ha fornito un primo aiuto agli alpinisti e allertato il servizio di emergenza. Quaranta soccorritori del Lochbar Mountain Rescue Team (MRT) e dell’eli-soccorso hanno evacuato 23 persone, tra cui due militari che hanno avuto bisogno di cure ospedaliere per leggere ferite riportate durante l’operazione. La missione di salvataggio è durata 8 ore.
Il recupero e i salvataggi di martedì sono solo gli ultimi di un’ondata di recenti incidenti sul Ben Nevis. Il Lochbar MRT ha riferiro alla BBC di aver risposto a 12 richieste di assistenza tra il 5 marzo e l’8 marzo, tre delle quali concluse con delle vittime. Sei persone sono morte nelle montagne scozzesi dall’inizio di marzo.
Le autorità scozzesi consigliano a chi si avventura in montagna, in inverno e all’inizio della primavera, di prestare molta attenzione alle imprevedibili condizioni del tempo.
“Prevalgono ancora difficili condizioni invernali sulle montagne, con vaste aree totalmente ricoperte di neve e ghiaccio”, ha affermato in una dichiarazione l’ispettore Matt Smith, coordinatore del soccorso alpino della polizia scozzese. “Spesso, in queste aree la neve può essere dura come una roccia; la probabilità di caduta è alta a meno che non si proceda con ramponi e piccozza e, soprattutto, non si sappia come utilizzarli”.