
Seb Bouin con un cerotto sull’occhio a Rodellar, Spagna . Foto: Julia Cassou. Fonte: S. Bouin/facebook
Il francese suggerisce un grado di difficoltà minore per la via liberata dallo spagnolo Jorge Diaz-Rullo ad agosto: “A me sembra più vicino a 9a/+”
Il viaggio di Seb Bouin a Rodellar, in Spagna “è iniziato con un’auto rotta sulla strada, continuato con pioggia intensa e un progetto bagnato, per finire con un pezzo di metallo nell’occhio – spiega il climber francese sui suoi canali social – Eppure staremo qui fino alla fine.”
“Sono caduto sull’ultimo movimento di questa nuova via, nel secondo giorno di viaggio. Pensavo di riuscire a superarla con un altro giorno di arrampicata. Poi è arrivata la pioggia e tutto si è bagnato. Speravo che si asciugasse in fretta ma è ancora bagnato ora…”
Ad un certo punto, una scheggia di metallo gli è entrata nell’occhio:
“Sono andato d’urgenza da uno specialista per toglierla e mi ha detto di tenere un cerotto sull’occhio per due giorni. Ho provato a scalare con un occhio solo, ma era impossibile fare 7 b… Ho deciso di rimuovere il cerotto per un tentativo su “Patanics”, ed è andata bene. Per quanto riguarda la difficoltà, non penso possa essere 9b se lo confronto con le mie ultime realizzazioni (Mamichula, Move, e La rage d’Adam). A me sembra più vicino al 9a/+. La via è al 100% nel mio stile, per questo la mia opinione è di abbassare il grado a 9a/+. Ma è solo la mia opinione e sono aperto a discuterne con il prossimo ripetitore”.

Seb Bouin su Patanics a Rodellar, Spagna. Foto: Julia Cassou. Fonte: S. Bouin/facebook