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4 Novembre 2019

Freestyle e Freeride · Ski · Ski Race e Nordic Ski · Ski Touring e Ski Alp

Ski industry, mercato in crescita per il terzo anno consecutivo

Federico De Ponti, Presidente Assosport

Secondo il report annuale stilato da FESI, l’Italia è tra i Paesi europei le cui vendite nella stagione 2018/2019 sono cresciute di più: oltre mezzo milione di pezzi venduti

Per il terzo anno consecutivo il mercato della ski industry incassa un segno positivo: dal 2016 a oggi si è registrato infatti un aumento delle vendite di quasi il 20%. È quanto emerge dal report annuale di mercato condotto da FESI (Federation of the European Sporting Goods Industry), di cui Assosport (Associazione nazionale fra i produttori di articoli sportivi) è membro fondatore, che ha interrogato 22 brand (tra cui Blizzard, Fischer, Lange, Marker & Dalbello & Völkl, Nordica, Rossignol e Tecnica) con l’obiettivo di fotografare lo stato di salute del settore.

Stando al report, nella stagione sciistica 2018/2019 sono stati complessivamente venduti 10.825.044 pezzi fra sci, attacchi e scarponi (dati sell in). Non accadeva dal 2011/2012, l’ultima volta che si è superata quota 10 milioni. Uno scenario in cui l’Italia si inserisce con più di mezzo milione di pezzi venduti, più precisamente 633.414 (di cui 223.646 sci, 186.685 attacchi e 223.083 scarponi). La crescita progressiva degli ultimi tre anni che FESI ha rilevato è confermata anche dai dati italiani: nella stagione 2016/2017 i pezzi venduti erano stati 514.402, mentre nel 2017/2018 era stata raggiunta quota 545.182.
FESI mette l’Italia ai primi posti fra i Paesi europei le cui vendite sono cresciute di più, insieme a Spagna e Svezia. L’unico mercato europeo a non registrare il trend positivo è il Regno Unito, probabilmente a causa delle incertezze legate a Brexit e all’indebolimento della sterlina.

Allargando lo sguardo al mondo, FESI punta l’attenzione sul Canada che, sebbene meno dell’Europa, ha comunque portato a casa risultati interessanti, in particolare alla voce “attrezzatura da sci”. E interessanti si annunciano anche le prospettive legate al mercato giapponese, grazie al Free Trade Agreement (valido dal 1° febbraio 2019), per cui i dazi imposti dal Giappone sugli scarponi da sci cadranno progressivamente.

«La sensazione che abbiamo – commenta il presidente di Assosport Federico De Ponti è che l’ultimo triennio non rimarrà un caso isolato. I grandi appuntamenti sportivi che ci attendono (i Mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina e le Olimpiadi invernali a Milano e Cortina del 2026) promettono di regalare importanti soddisfazioni alle aziende che operano nel mercato della ski industry, vere eccellenze del Made in Italy».

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