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8 Settembre 2023

Europa

Soccorso Alpino e Speleologico italiano in Turchia per il recupero di uno speleologo bloccato in grotta a 1000 metri di profondità

Turchia:il Campo Base esterno. Foto del Soccorso Speleologico Bulgaro

La grotta è tra le più profonde al mondo

46 tecnici del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico sono impegnati in Turchia per il recupero di uno speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità.
Nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin, la prima squadra di 8 soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano bloccato da sabato a circa 1000 metri di profondità. Nel pomeriggio di ieri è entrata in grotta la prima squadra italiana di 6 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, compresi un medico e un infermiere, che poche ore fa ha raggiunto lo speleologo statunitense.
È decollato ieri sera da Pratica di Mare un volo dell’Aeronautica Militare che ha trasportato in Turchia diverse squadre composte da un totale di 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove negli scorsi giorni è stato allestito un campo base.
Un’ulteriore squadra composta da 5 tecnici del CNSAS, a bordo di due furgoni contenenti materiale logistico, si è imbarcata mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia, ed è in fase di arrivo al campo base. In Turchia sono dunque presenti da questa mattina 46 operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Al momento, oltre all’Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione – coordinata dall’AFAD, l’ente turco di protezione civile – tra queste la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.

Seguiranno aggiornamenti.

Soccorritori impegnat in Turchia, per il recupero di uno speleologo americano bloccato in grotta, settembre 2023- Fonte CNSAS

Turchia: CB esterno. Fonte CNSAS

Aggiornamenti

– Lo speleologo americano, Mark Dickey, si è sentito male durante una spedizione internazionale di esplorazione. Ha avuto un’emorragia gastrointestinale e, al momento della segnalazione, era chiaramente incapace di lasciare da solo la grotta.Dickey è una figura ben nota nella comunità speleologica internazionale: è uno speleologo altamente qualificato e un soccorritore di grotte lui stesso. Da molti anni partecipa a spedizioni speleologiche in molte aree carsiche del mondo. Oltre alla sua attività di speleologo, è anche segretario del comitato medico dell’ECRA e istruttore per organizzazioni di soccorso in grotta negli Stati Uniti.L’azione di soccorso internazionale.

– Le squadre di soccorso stanno preparando la via d’uscita all’ingresso installando corde e fissaggi supplementari. La grotta è divisa in 7 parti, di cui sono responsabili diverse squadre di soccorso speleologico:
Parte 1: da 0 a -180 – Squadra di soccorso speleologico turca
Parte 2: da -180 m a -360 – Squadra di soccorso speleologico ungherese
Parte 3: da -360 a -500 – Squadra di soccorso speleologico polacca
Parte 4: da -500 a -680 – Squadra di soccorso speleologico italiana
Parte 5: da -680 a -715 – Squadra di soccorso speleologico italiana
Parte 6: da -715 a -900 – Squadra di soccorso speleologico croata
Parte 7: da -900 a -1040 – Squadra di soccorso speleologico bulgara
La linea di comunicazione dal bivacco a -1040 m all’ingresso è stata migliorata. Verrà inoltre installato un sistema di comunicazione wireless aggiuntivo, denominato Cave-Link, sul fondo della grotta.I medici stanno lavorando per migliorare ulteriormente le condizioni di salute del paziente, in modo che il difficile trasporto in superficie possa iniziare presto senza ulteriori complicazioni.

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